Il Baratto amministrativo diventa realtà. Oggi pomeriggio a Palazzo Mercanti, nella sala del Consiglio comunale, si è tenuto il primo incontro con un folto gruppo di volontari che ha aderito al progetto del Comune di Piacenza lanciato lo scorso 25 luglio con l’approvazione delle Linee guida, quindi con l’apertura delle candidature dal 1 settembre.
Un progetto che, nella sua prima versione, nasceva a Piacenza già nel 2021 ma che, all’epoca, non aveva preso piede tra i cittadini. Inserito nell’ambito della Partecipazione la cui delega fa capo all’assessora Serena Groppelli, il percorso è stato ripreso in mano dagli uffici comunali, studiato, semplificato e riformulato nell’attuale versione che prende il nome ufficiale di Partenariato sociale.
L’idea
L’idea alla base dell’iniziativa è quella di proporre ai piacentini (singoli cittadini, gruppi o associazioni) una sorta di collaborazione concreta per la cura della città in cambio di uno sgravio fiscale. Nello specifico, i cittadini che si occuperanno di svolgere alcune mansioni di pubblica utilità o piccoli lavori di manutenzione e pulizia si vedranno dimezzata la Tassa sui rifiuti nell’anno successivo a quello in cui hanno prestato il loro servizio volontario. Tari scontata del 50% quindi per ogni singolo cittadino che partecipa, anche in caso faccia parte di un gruppo o di un’associazione, a patto che abbia un’utenza Tari attiva eventualmente anche da non residente.
Dopo una prima fase di studio e di pianificazione, dunque, il progetto entra ora nel vivo con l’incontro di oggi. Un incontro che ha visto la partecipazione di un primo gruppo di aderenti accolti in Sala Consiglio dalla sindaca Katia Tarasconi, dall’assessora alla Partecipazione Serena Groppelli e dal direttore generale Luca Canessa che è a capo di un apposito gruppo di lavoro composto dai dirigenti dei settori Infrastrutture e Smart City, e di Piacenza 2030.
“Innanzitutto grazie – ha detto la sindaca come primissima cosa, rivolgendosi direttamente ai volontari aderenti – Grazie per aver scelto di prendere parte a un progetto a cui tengo molto personalmente, a cui teniamo molto noi come amministratori e a cui tiene molto tutto il Comune. E’ un progetto che rende reale l’idea che avevo in testa fin dalla campagna elettorale, ovvero l’importanza fondamentale del prendersi cura della città come se fosse casa nostra. Perché Piacenza è casa nostra”.
La partecipazione, alla base di una comunità sana
“La partecipazione attiva sta alla base di una comunità sana, di una vita sociale degna di essere chiamata tale – ha detto l’assessora Groppelli, dopo essersi associata al grazie della sindaca – e questa iniziativa ne è un esempio perfetto. Ora dalla teoria si passa alla pratica. Le cose da fare sono tante e so che ci sono settori, lavori, mansioni in cui tutti voi potrete dare una mano importantissima al Comune e, di conseguenza, a tutta la comunità. La vostra presenza di oggi e ciò che a breve farete nelle varie zone della città rappresentano e rappresenteranno un ottimo biglietto da visita per tutto il progetto”.
“Un progetto di socializzazione”
E’ quindi stata la volta del direttore generale Canessa che ha subito sottolineato come il Partenariato sociale sia prima di tutto, per l’appunto, “un progetto di socializzazione”. E ha aggiunto: “Certo, avete scelto di essere partner volontari del Comune nello svolgimento di alcune mansioni e per questo avrete lo sconto del 50 per cento della Tari, ma prima di tutto avete scelto di far parte di un gruppo che si è messo a disposizione della collettività, insieme. Insieme tra di voi e insieme a noi. Ed è questo un altro aspetto importante di questa iniziativa: è un’iniziativa che ci avvicina, che accorcia le distanze tra ente pubblico e cittadini, e mostra in modo concreto quanto tutti noi siamo sulla stessa barca, perché tutti noi, ognuno con il suo ruolo, siamo parte della comunità”.
L’organizzazione tecnica
Con i dirigenti comunali Giovanni Carini, Massimo Sandoni, Vittoria Avanzi e Roberta Vanzo, l’incontro è quindi entrato nel vivo dal punto di vista tecnico e organizzativo. Sono state individuate le zone di residenza dei vari partecipanti, organizzati i primi sotto-gruppi, attribuite le prime mansioni specifiche in base anche alle richieste, alle attitudini e ai desideri. Tutto in un clima informale di collaborazione reale e fattiva e con la consapevolezza, come ha precisato lo stesso direttore generale, che ogni cosa è migliorabile e anche in questo caso potrà esserlo, anche in corso d’opera.
Sono quindi state distribuite le prime dotazioni – pettorine e cartellini di riconoscimento nominativi – e si è poi passati alla fase formativa in tema di sicurezza con l’ingegner Stefano De Matteis, responsabile del Servizio prevenzione e protezione del Comune di Piacenza, collegato in videoconferenza.
All’incontro di oggi seguirà la pianificazione dei singoli lavori da parte degli uffici, dopodiché il progetto passerà alla fase operativa già nei prossimi giorni.
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