Nina Zilli si è confessata alla stampa nazionale per una brutta vicenda di discriminazione nel mese di gennaio di quest’anno mentre era in attesa della figlia. La maternità è una delle esperienze più belle la natura abbia concesso ad una donna, anche se il pensiero di essere genitori in una fase come quella che stiamo attraversando richiede anche un pizzico di incoscienza.
Superati dubbi e tutte quelle che possano essere il pensiero delle probabilità e degli imprevisti, come in una partita di monopoly, ecco all’orizzonte una bruttissima storia di discriminazione.
Una modalità che a quanto pare, non risparmia davvero nessuno, qualunque sia il suo ruolo sociale o lavoro. In queste ore è rimbalzata sulla stampa nazionale, una vicenda che ha coinvolto la musicista piacentina Nina Zilli. La Zilli è diventata mamma proprio pochi mesi fa a Giugno, di una splendida bambina che si chiama Anna Blu.
Nina Zilli discriminata per uno spoiler di Fiorello
La vicenda raccontata direttamente dall’artista durante un’intervista al “Corriere della Sera”risale a Gennaio 2023 di quest’anno quando Fiorello durante il suo programma radiofonico rivela senza il suo consenso che sta aspettando un figlio. A parte la rabbia comprensibile di Nina perché le avevano tolto il privilegio di essere lei a raccontare la sua maternità, negli stessi giorni aveva una trattativa in corso per un evento privato. “Gli organizzatori hanno contattato il mio staff spiegando di avere sentito la notizia, domandavano quando era previsto il termine della gravidanza», ha spiegato l’artista al Corsera. «Con serietà, gli è stato comunicato. Ci stavano solo girando un po’ intorno perché è arrivato subito il: “no, grazie“. Ero incinta e questo evidentemente mi rendeva inaffidabile ai loro occhi. Se deve partorire non sarà pronta, cambiamo cavallo. Che gentilezza, che premura: si riposi. Hanno ritirato la proposta senza nemmeno sentire se davvero temessi di non farcela».
Nina Zilli ha raccontato che l’impegno di lavoro in oggetto si sarebbe dovuto svolgere a un mese dal parto, quindi nemmeno durante la gravidanza. “Meno male che a fare da filtro c’era il management”, ha aggiunto la Zilli. “Ero al quarto mese e mi toglievano il lavoro perché ero incinta come fosse la cosa più naturale del mondo”.
Un fatto grave
Un fatto estremamente grave, e non certo unico, che discrimina una donna sul lavoro perché madre. “Pronta o non pronta, signori, avrei dovuto dirlo io: o no?”, puntualizza la Zilli. La stessa cantante ha fatto poi sapere che a due settimane dal parto, con l’autorizzazione del medico, era già a Rimini su un palco e che già da subito ha condiviso la gestione di Anna Blu con il compagno Daniele Lazzarin, in arte Danti, alla faccia di chi diceva che non ce l’avrebbe fatta. Benvenuta Anna Blu, cresci serena con due genitori speciali che ti riempiranno di affatto.
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