Nuovo ospedale nell’area 5, firmata la delibera: “La giunta prende atto dello studio di fattibilità”

Il nuovo ospedale alla Farnesiana
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Il dibattito era approdato in consiglio comunale il 20 luglio scorso, in occasione dell’audizione di Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza. Si parla del nuovo ospedale e in particolare dell’area in cui costruirlo. La giunta Barbieri, insieme all’allora direttore generale dell’Ausl, Luca Baldino, aveva optato per la cosiddetta nell’Area 6, nei pressi dell’università Cattolica. L’amministrazione Tarasconi invece fin da subito avevano iniziato a lavorare per spostare il futuro ospedale nell’Area 5, in zona Farnesiana.

“Luca Baldino non aveva dubbi sull’area 6, la riteneva la migliore possibile. Adesso questo non vale più? Per quali motivi? Scegliendo l’area 5, costringeremo l’ospedale a doversi adattare alla zona. Con l’area 5 poi porteremmo il traffico all’interno della città, ci avvicineremmo all’Hospice che è una struttura delicata e bisognosa di tranquillità”. Questa era stata l’opinione espressa dal centrodestra in quell’occasione, nella persona proprio dell’ex sindaco Patrizia Barbieri.

“Io inizialmente preferivo l’area 5 e considerato che non sono un tecnico ho chiesto di poter effettuare uno studio di fattibilità per capire se effettivamente era così oppure no. Io non mi sarei mai permessa di interferire in questo studio: se fosse emerso da questo confronto che la scelta migliore era l’area 6 lo avrei accettato, punto”, aveva spiegato il sindaco Katia Tarasconi in quell’occasione.

Oggi arriva il “verdetto”, con l’area 5 promossa dallo studio di fattibilità commissionato a Policreo dalla Regione Emilia-Romagna per tramite dell’Ausl di Piacenza.

Oggi la giunta guidata dal sindaco Katia Tarasconi prende formalmente atto dell’esito dello studio di fattibilità.

“Con la delibera firmata oggi si dà inoltre atto che, ai fini procedimentali, è “necessario acquisire ogni elemento utile finalizzato a definire in modo puntuale la documentazione minima necessaria da fornire da parte dell’Ausl di Piacenza per la conformazione ai fini urbanistici della macro area 5 e delle aree destinate alle opere di urbanizzazione primaria da realizzarsi a servizio dell’area”; e si dà mandato al dirigente del settore Pianificazione Strategica di convocare una conferenza dei servizi istruttoria “finalizzata ad acquisire gli elementi valutativi” in attesa che l’Ausl provveda all’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria “per la redazione del progetto definitivo/esecutivo”.

LA NOTA DELLA GIUNTA COMUNALE

In tema ambientale, ad esempio, lo studio comparativo delle due aree valuta “impatti potenziali di magnitudo negativa più contenuti per l’Area 5”. Ed è lo stesso studio, nella parte dedicata all’analisi costi-benefici delle due configurazioni progettuali, a evidenziare alcuni aspetti significativi di qualità del progetto nell’Area 5 rispetto a quello nell’Area 6. Nella delibera di Giunta sono citati testualmente: “La diversa quantità del verde effettivamente fruibile dagli addetti, dagli stessi pazienti qualora possibile e dai visitatori che genera benefici aggiuntivi annui pari a oltre 125mila euro”. E ancora: “La possibilità di espansione della struttura ospedaliera e dei servizi correlati quali i dipartimenti universitari della facoltà di medicina di Parma. Le cubature disponibili, con particolare riferimento a quest’ultima funzione, si collocano in un ambito urbanistico di proprietà che lo consente senza problemi e senza oneri particolari con vantaggi localizzativi (prossimità all’ospedale) e in termini di costi di investimento”.

Infine un aspetto forse tra i più rilevanti: “Il progetto localizzato in Area 5 – scrivono i professionisti – si colloca in un contesto periurbano, circondato da ambiti insediativi consolidati e delimitato dalla rete infrastrutturale che sembra vocato ad un naturale completamento della struttura urbana saturando un vuoto residuale ancorché di estensione apprezzabile, contrariamente alla configurazione localizzata presso l’area 6 che interessa un contesto aperto di continuità agricola”.

In conclusione, “è possibile assumere la configurazione progettuale afferente all’Area 5 come scelta d’indirizzo progettuale per le successive fasi attuative”.

A questo punto sarà attivata la Conferenza dei servizi istruttoria con gli enti competenti.

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