Il “Valtidoncello” celebra la poesia di Gianfranco Marinoni, i giovani e il ricordo di Gianluigi Pizzi

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Un pomeriggio di ottime poesie, emozioni e commozione ha concluso la 35esima edizione del Premio Valtidoncello, ormai un’istituzione culturale del territorio dell’Alta Val Tidone. “E’ davvero un orgoglio essere qui oggi a premiare i vincitori di questo straordinario concorso, fatto crescere dalla volontà dell’indimenticato Gianfranco Pizzi e che portiamo avanti con cura e attenzione – ha detto il Sindaco Franco Albertini, intervenuto alla cerimonia – Ogni anno vediamo aumentare il numero dei partecipanti e la qualità delle composizioni, con una straordinaria partecipazione anche dei giovani che è la cosa che più ci emoziona. A tutti coloro che hanno voluto partecipare e chi ha collaborato alla riuscita anche di questa edizione va il mio ringraziamento personale e quello di tutta l’Amministrazione comunale”.

La migliore opera

Il riconoscimento per la migliore opera è stato assegnato a Gianfranco Marinoni con “Antitesi”, uno struggente squarcio sui sentimenti umani di fronte al passare delle stagioni. Marinoni è stato premiato dal noto scrittore e giornalista Umberto Fava, che per la prima volta ha presieduto la giuria composta anche da Alessandra Albertini, Irma Arzani, Lucia Falconetti, Federica Perina, Rossella Pizzi e Maria Grazia Pomidoro, che aveva già selezionato i 10 finalisti, presenti ieri presso l’area del campo giochi “Giuseppe Luppini” di Pecorara.

Alla presenza, oltre che del Sindaco di Alta Val Tidone Franco Albertini, dell’Assessore alla Cultura Giovanni Dotti, di amministratori, giurati ed appassionati, il presentatore della cerimonia, il Professor Francesco Letizia, ha introdotto, uno dopo l’altro, i dieci finalisti con le loro opere premiate: Umberto Battini per “Come una fiamma”; Ana Lia Durò per “Se sto impazzendo”; Joshua Ercini per “Non parlare ai tuoi ricordi neanche se puoi”; Celestino Ferrari per “Greta – a una bimba che dovrà scalare la vita dalla parete più ripida”; Stefano Fulgosi per “Ansia”; Elisa Marchinetti per “11 giugno – a me stessa nel giorno del mio compleanno”; Fabrizio Mariani per “Cose nuove e cose antiche”; Sara Polloni per “In me, sei tu”; Laura Rossi per “Vele” e, appunto, Gianfranco Marinoni per “Antitesi”. Ad ognuno di loro è stato comunque consegnato un riconoscimento per la partecipazione.

I dieci finalisti

Premiati, in seguito, i 10 finalisti della sezione giovani “Andrea Di Muzio”: Azzurra Bersani per “Ti amo mamma”; Federico Ceresini per “L’ombra scura”; Letizia Ceresini per “Fiore d’angelo”; I bambini del Laboratorio di poesia di Vigolzone dell’insegnante Romana Capra: Lorenzo Albertelli per “Ischia”; Benedetta Alberti per “Mamme”; Andrea Malvicini per “Aurora boreale”; Carolina Malvicini per “Barca”; Riccardo Repetti per “Il fiume”; Abi Toure per “Volare” e “E’ poesia”, oltre agli studenti dell’Università Pallavicinia dell’Età Libera di Cortemaggiore che hanno realizzato in modo collettivo, seguiti dalla Professoressa Maria Francesca Giovelli, la poesia “Il tempo”.  

Toccante, infine, la premiazione di Chiara Riva con la poesia Le cose per cui, a cui è stato assegnato il premio speciale in ricordo di Gianluigi Pizzi, a cui il presidente Fava ha voluto rivolgere parole di riconoscenza per “l’impegno e la sua generosa disponibilità in ogni aspetto organizzativo della manifestazione”. L’Assessore Dotti, invece, ha espresso parole commosse di ricordo per “l’avvocato Corrado Sforza Fogliani, scomparso lo scorso anno a dicembre e che di questo premio era sempre stato un convinto sostenitore”.

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