Scontrini folli pubblicati sui social, Lertora (Confesercenti): “Una moda destinata a finire” – AUDIO

Scontrini folli Lertora
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Scontrini folli pubblicati sui social, Lertora (Confesercenti): “Una moda destinata a finire”. Sul tema, definito tormentone dell’estate, è intervenuto anche il Presidente di Fiepet Piacenza.

La cosa è iniziata come un gioco. Qualche scontrino pubblicato è vero, ma altri sono costruiti, infatti non c’è certezza su tutto quello che è stato pubblicato. E’ vero che possono esserci degli esercenti poco corretti, ma bisogna parlare anche dei clienti. Quando vengono a mangiare in 8 e chiedono un antipasto per 2 da dividersi, poi magari si lamentano per la quantità. Eppure io gli do la quantità di cibo per due persone, ma anche altri 6 posate e piatti… sono costi per l’esercente. Costi a livello di cameriere, stoviglie e possibile rotture. Con il buon senso tutto va bene,  da parte del ristoratore e del cliente.

La pubblicazione di questi scontrini sui social è dannosa per il settore?

Non credo più di tanto. In particolare perché all’inizio veniva seguita, ma ora è diventata una cosa ridicola. Adesso si vedono scontrini con la voce, tre euro in più per aver guardato la cameriera. Ormai è un gioco. 

Si possono spendere in Sardegna 30 euro per un caffè e una bottiglietta d’acqua?

Dipende dalla location e da tante cose. Il costo del caffè non può essere uguale per tutti. Ci sono persone che vogliono pagare tanto per andare in posti esclusivi come a Porto Cervo. 

Scontrini folli pubblicati sui social, Lertora (Confesercenti) – AUDIO

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