Corriere Padano 40 anni di storia. De Petro: “L’Intelligenza Artificiale stravolgerà il mondo dell’informazione”-AUDIO

Corriere Padano 40 anni
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Corriere Padano, 40 anni di storia. Il 26 luglio del 1983 usciva con una tiratura di 5000 copie il primo numero del giornale. L’area di diffusione era limitata a Piacenza, Fiorenzuola, Carpaneto, Monticelli e Cortemaggiore.

L’allora direttore Giuseppe De Petro scriveva: Un foglio, il nostro, che nasce senza ambizioni, ma con alcune idee che intendiamo trasmettere gradatamente al complesso mondo provinciale con la maggiore coerenza possibile. A nostro avviso è un esperimento che vale la pena di tentare e che vuole coprire lo spazio di un mensile libero e per quanto possibile schietto, senza preoccupazioni corporative e senza condizionamenti di gruppi politici, economici o altro. Vuole essere un discorso fatto ai piacentini e speriamo sempre più dai piacentini.

Corriere Padano 40 anni, gli obiettivi dell’inizio

Uno dei primi obiettivi, quello di dare spazio a realtà locali che in quel periodo non erano presenti sui quotidiani – racconta Giuseppe De Petro Direttore del Gazzettino Padano – l’idea era di rendere contemporaneo il nostro giornale, questo voleva dire, dare spazio agli operatori economici, ai protagonisti della politica sociale, ad alcuni sport che allora non venivano seguiti dai quotidiani dell’epoca come il tennis.

Precursori con la pagina della “cucineria”

“Nel 1983, con una pagina intera, che si chiamava cucineriaancora De Petro – abbiamo dato spazio mettendole in risalto, a quelle che erano le eccellenze gastronomiche piacentine, non solo descrivendole ma anche intervistando i protagonisti, ristoratori e produttori. Abbiamo giocato d’anticipo su quello che 40 anni dopo anche in tv è diventato un argomento principe“.

Audio Intervista a Giuseppe De Petro

Semplificare i linguaggi della politica e dare spazio alla cronaca

“L’intento – dice De Petro – è stato anche quello di affrontare la politica uscendo dal linguaggio gergale che teneva lontano il lettore, noi lo abbiamo reso un argomento più comprensibile, grazie al linguaggio più semplice. Ci siamo impegnati anche cambiando il modo di affrontare la cronca nera, la giudiziaria che fino ad allora era trattata attraverso argomenti di poco conto che ci venivano segnalati attraverso il mattinale, così si chiamava il rendiconto che ritiravamo ogni giorno in Questura. Tutto il resto te lo dovevi cercare, dovevi scarpinare come si diceva in linguaggio gergale. Il giornalista di strada doveva andare in mezzo alla gente a raccogliere informazioni. Abbiamo aiutato l’informazione locale a diventare più contemporanea”.

Corriere Padano 40 anni evoluzione dell’informazione

L’informazione è cambiata completamente, la figura del giornalista di strada è scomparsa – dice Giuseppe De Petro – oggi tutti hanno un ufficio stampa e ci innondano di comunicati, io vedo molto spesso, e mi dispiace fare una critica che non va a vantaggio dell’informazione di oggi, i comunicati stampa che sono ripubblicati integralmente o magari a cui si cambia solo l’incipit. Se in alcuni casi si dimostra corretto perchè le informazioni scritte sono esaustive, molto spesso gli uffici stampa scrivono solo le cose di interesse, in quel caso va fatto un approfondimento“.

La tecnologia e l’informazione

Un altra cosa importante – indica Giuseppe de Petro – è l’informazione che viaggia sul web, io non ho mai demonizzato le nuove tecnologie. E’ come l’invenzione del telefono, possiamo considerarlo un grande veicolo che ha aiutato le persone a tenersi in contatto, ma se poi utilizzato per insultare la gente, la colpa non è della tecnologia, ma di chi la usa. Nel caso di internet la colpa non è del vettore ma di chi ci scrive sopra“.

Uno sguardo al passato ma niente nostalgia

La celebrazione dei 40 anni non è l’occasione per guardare al passato con nostalgia – precisa De Petro – il passato è uno strumento, che ci da il modo di capire cosa è successo, quali sono state le cose positive e quelle negative, quelle che ci hanno dato felicità e quelle che ci hanno angustiato, da questo noi dobbiamo apprendere per capire come non incappare negli stessi errori e migliorarci” .

Corriere Padano 40 anni il passato per migliorare presente e futuro

” Il nostro mestiere è importante, – chiude Giuseppe De Petro – dobbiamo aiutare la società, gli individui a capire cosa sta succedendo, dobbiamo avere una visione ampia, senza fermarci al pessimismo, è difficilissimo. Per questo è importante riflettere sul passato, per capire meglio attualmente cosa sta accadendo. Il momento che stiamo attraversando in tutti i settori è complicatissimo ed è altrettanto difficile trovare una nuova strada da percorrere, un nuovo approdo. Nel nostro settore c’è un cambiamento a cui guardo con moderata preoccupazione ma osservo ed è l’Intelligenza Artificiale, ecco questa novità sarà destinata a stravolgere il mondo dell’informazione“.

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