“Il 29 marzo scorso, i ragazzi di terza media della scuola Ugo Amaldi di Roveleto di Cadeo, in provincia di Piacenza, sono stati accompagnati a visitare il Parlamento Europeo. Obiettivo assistere ad una discussione in aula. Una gita formativa di per sé, se non fosse che, nelle stanze del Parlamento sono stati omaggiati dei gadget dei Socialisti e Democratici, la sinistra europea. Borse, borsette, agende e accessori di ogni genere, alcuni persino firmati “Eurodeputati PD”. Come è possibile che una gita scolastica, che dovrebbe essere prevista nel Piano dell’Offerta Formativa, quindi autorizzata dalla scuola, si sia trasformata in un’occasione di indottrinamento politico?”. Se lo chiedono Stefano Cavedagna, Portavoce Nazionale Gioventù Nazionale, e Annalisa Maggi Consigliere comunale di Cadeo e Dirigente GN.
Gadget e finanziamenti europei
“Oltre ai docenti, era presente il Presidente del Consiglio comunale Gianmarco Lambertini, assistente del Deputato PD Paolo De Castro. Il tutto con grande stupore di molti genitori, ai quali risulta peraltro sia stato detto che il rimborso verrà fatto con “fondi europei”. Non intendiamo mettere in dubbio le buone intenzioni di qualcuno. Però sappiamo che queste gite sono solitamente rimborsate dai gruppi politici che organizzano ed omaggiano dei loro gadget. Si tratta quindi di una gita scolastica che oltre ai gadget verrà anche pagata dal PD europeo? Noi di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di FdI, abbiamo depositato una segnalazione all’Ufficio Scolastico Provinciale ed alla Prefettura”.
“Se quel che è già emerso fosse confermato, si tratterebbe di una cosa gravissima. Una cosa per la quale inoltre i genitori non sono stati neanche informati. Lo hanno imparato infatti vedendo i ragazzi portare a casa gadget a firma PD. Una iniziativa di indottrinamento, che rischia anche di danneggiare la stessa immagine del Parlamento Europeo”.
Il presidente del consiglio comunale e di conseguenza l’Amministrazione stessa chiariscano quanto prima quel che è accaduto, noi chiediamo l’intervento delle istituzioni preposte. Purtroppo la sinistra non è nuova a queste strumentalizzazioni come fatto dal Sindaco di Bologna Lepore si è permesso di fare lezioni sullo Ius Soli in classe. Una domanda sorge spontanea: era un’uscita avente finalità politiche? Ci auguriamo di no, considerate le elezioni europee del prossimo anno”.
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