Sanità in Emilia Romagna, Fratelli d’Italia chiede il commissariamento: “Debito da 400 milioni di euro, siamo al capolinea”

medicina generale in Emilia-Romagna
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Conti in rosso per le Ausl dell’Emilia Romagna, Fratelli d’Italia torna ad invocare il commissariamento. “La sanità emiliano-romagnola, di cui il presidente Bonaccini continua a parlare come di un fiore all’occhiello, è ormai arrivata al capolinea con un debito che si aggira attorno ai 400 milioni di euro”, afferma la capogruppo Fdi in Regione Marta Evangelisti.

“Un debito che, secondo la discutibile strategia dell’assessore Donini, si potrebbe contenere continuando a procedere con tagli spannometrici che, lungi dal risolvere una situazione ormai disastrosa, porterebbero solo ulteriori danni alla popolazione”. Per Evangelisti invece la “sola via di uscita possibile, e ci auguriamo non tardiva, sarebbe quella di un commmissariamento dell’assessorato. Via d’uscita che risulterà evidente a ridosso del 30 aprile quando arriverà al Mef il consuntivo di bilancio della Regione da cui emergerà che ben il 70% delle risorse sono (malamente) impiegate dalla sanità”.

“Per far luce su una situazione ormai ingestibile nella quale il sistema sanitario regionale versa – informa poi Evangelisti – sarà presentato in queste ore un’interrogazione a risposta scritta al ministro Schillaci affinché, proprio in occasione dell’invio dei dati al Mef, richieda un particolare focus sulla sanità regionale e sulla modalità di gestione delle risorse da parte delle aziende Usl che ad essa fanno capo”.

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