“Lungo il fiume cala la popolazione, chiudono le scuole e le imprese non investono: dobbiamo invertire la rotta”. Lo ha detto Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del Po.
La ex chiesa del Carmine ha ospitato questa mattina l’assemblea plenaria dei sindaci della riserva Mab Unesco Po Grande. Un momento per tracciare il bilancio di quanto è stato fatto e quanto resta da fare per valorizzare il grande fiume.
“Abbiamo definito un piano di azione, circa un centinaio, alcune che devono essere svolte dal pubblico e altre dal privato. Dallo sviluppo della mobilità dolce allo sviluppo di comunità energetiche”, spiega Bratti.
“Intendiamo avviare studi e approfondimenti per capire attraverso la formazione e l’educazione ambientale come invertire questo trend di sviluppo. Lungo l’asta del Po, nei comuni rivieraschi, troviamo una situazione di calo demografico e perdita di istituti scolastici, oltre a una diminuzione di domanda di impresa. Dobbiamo capire come intervenire per valorizzare quegli elementi di identità che sono lungo il fiume che possono essere interessanti per andare incontro alle indicazioni che arrivano dall’Europa: transizione ecologica, nuove forme di agricoltura, nuove forme di turismo, nuove forme di produzione di energia. Questa è la sfida che abbiamo davanti”.
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