La crisi idrica non molla la presa nella gran parte dell’area Padana. Se anche la parte meridionale offre qualche indicatore positivo solo in Emilia-Romagna, restano invece estremamente significativi i dati proiettati dai territori Piemontese e Lombardo. Qui le analisi hanno sostanzialmente ribadito la situazione idrologica di conclamato stress idrico già evidenziata un mese fa e peggiorata nelle ultime settimane alla luce della mancanza prolungata di precipitazioni in grado di colmare, anche solo parzialmente, il deficit ereditato dalla stagione del 2022.
Nell’insieme dei macrodati emergono alcuni casi che dimostrano chiaramente lo stato di sofferenza all’interno del distretto del fiume Po. Le portate rilevate nelle stazioni lungo l’asta del Po rimangono, al 6 marzo, ancorate ad uno stato di estrema o media gravità. Piacenza non fa eccezione con un livello pari a 279 mc/s.
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