Anche a causa della sua posizione così remota rispetto a noi, fare un viaggio in Australia rappresenta da sempre uno dei sogni nel cassetto di tantissimi italiani. Dopo due anni di frontiere chiuse, è finalmente possibile recarsi di nuovo nel Paese “Down Under” e i dati dimostrano che erano in moltissimi ad aspettare questo momento. Secondo l’Australian Bureau of Statistics (ABS), l’agenzia statistica ufficiale australiana, il numero di turisti internazionali che hanno visitato il Paese a gennaio 2023 sarebbe circa cinque volte maggiore rispetto al mese di gennaio del 2022. È senz’altro complice il fatto che, a partire da febbraio 2022, le frontiere dell’Australia sono state riaperte ai turisti internazionali e da luglio dello stesso anno anche l’obbligo di vaccinazione è stato rimosso. Le uniche restrizioni al momento in vigore sono state introdotte nel mese di gennaio 2023 e riguardano esclusivamente i viaggiatori che si recano in Australia a partire dalla Cina, da Hong Kong e da Macao.
Il visto eVisitor
Anche se ormai sollevati dall’obbligo di vaccinazione e di presentare un test COVID con risultato negativo, i viaggiatori italiani diretti in Australia sono comunque obbligati a richiedere un’autorizzazione d’ingresso nel Paese. La buona notizia è che gli italiani, insieme ai cittadini di altri 35 Paesi, sono idonei a richiedere un eVisitor totalmente online se si mettono in viaggio per turismo, per visitare amici e/o parenti o per altre finalità non lavorative di durata relativamente breve. L’eVisitor è un’alternativa al classico visto cartaceo che doveva essere richiesto in ambasciata. Si tratta infatti di un visto elettronico con validità di un anno che permette di effettuare soggiorni in Australia con durata massima di 3 mesi consecutivi.
Turismo in Australia
I paesaggi iconici della Nuova Zelanda attirano i visitatori di tutto il mondo. Ne è una prova il fatto che i Paesi che hanno visitato di più l’Australia nel corso di tutto il 2022 sono stati, in ordine d’importanza, la Nuova Zelanda, l’India, il Regno Unito, Singapore e gli Stati Uniti. Si tratta quindi sia di Paesi immediatamente vicini, che di Paesi che di estremamente lontani. Ad ospitare la maggior parte di questi visitatori è stata senza dubbio la parte est del Paese. Sempre secondo l’ABS, gli stati del Queensland, del Nuovo Galles del Sud e del Victoria avrebbero infatti accolto più dell’80% del numero totale di turisti. Non a caso, è proprio in questa zona che si trovano le città più conosciute all’estero e più popolate, come Sydney, Melbourne, Brisbane e Canberra.
Nonostante le città australiane riescano ad attirare un’enorme quantità di viaggiatori, un punto forte del turismo australiano restano i vari spettacoli naturali sparsi in tutto il Paese. Tra questi, è impossibile non citare almeno la Grande barriera corallina, a nordest, il monumento naturale di Uluṟu, collocato nel parco nazionale Uluṟu-Kata Tjuṯa nel cuore del Paese, e il deserto dei Pinnacoli, che si trova poco a nord rispetto alla città di Perth ed è caratterizzato da un’enorme quantità di formazioni rocciose che spuntano dal terreno e raggiungono fino ai quattro metri di altezza.
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