Venerdì prossimo 3 marzo alla Galleria Alberoni va in scena l’evento di chiusura della mostra Costruttori di pace. Dieci Premi Nobel per la pace e due Pontefici nei ritratti di Franco Scepi, rivelati per la prima volta al pubblico, che ha accompagnato la vita culturale della città di Piacenza, da dicembre fino a oggi, offrendosi come momento di riflessione in un tempo drammatico della storia, segnata da quella che Papa Francesco ha chiamato la “terza guerra mondiale a pezzi”.
Alle ore 17.45, nella suggestiva cornice della Sala degli Arazzi, si terrà L’arte della pace, conversazione di Alessandro Malinverni, storico dell’arte, direttore del Museo Gazzola e referente scientifico della Pinacoteca Stuard-Musei Civici di Parma, che accompagnerà il pubblico alla scoperta delle opere d’arte ispirate al tema della pace, in un viaggio per parole e immagini che avrà inizio con l’Ara pacis per giungere al Novecento di Guernica di Pablo Picasso e approdare alle tele ritraenti i Premi Nobel e i due Pontefici dipinte da Franco Scepi ed esposte in mostra.
L’evento, promosso da Opera Pia Alberoni, Associazione Fondazione Gorbachev, Segretariato permanente dei Premi Nobel per la Pace, in collaborazione con l’associazione GioiAlumni, sarà aperto dai saluti di Giorgio Braghieri, Presidente Opera Pia Alberoni, Marzio Dallagiovanna, presidente Associazione Fondazione Gorbacheve Christian Fiazza, assessore alla Cultura del Comune di Piacenza.
L’arte della pace
Fin dall’antichità l’arte – utilizzata come mezzo di propaganda – si è prestata a veicolare i messaggi relativi alla pace, sociale tra le diverse classi di un popolo, politica tra nazioni diverse. Che fosse reale o solo ambita, essa fu scelta come protagonista di innumerevoli opere: dai monumenti più o meno grandiosi, come l’Ara Pacis voluta da Augusto nel Campo Marzio per celebrare un nuovo periodo di prosperità, all’Ara amicitiae, che i Borbone commissionarono a Parma per suggellare gli intensi legami politico-dinastici con gli Asburgo, dalle rappresentazioni di trattati e accordi, come l’Alessandro III riconcilia Francesco I e Carlo V di Sebastiano Ricci, le Sabine di Jacques-Louis David, la Pace di Antonio Canova, sino alle celebri tele di Chagall e Magritte.
Lo storico dell’arte Alessandro Malinverni, direttore del Museo Gazzola di Piacenza e referente scientifico della Pinacoteca Stuard-Musei Civici di Parma, si soffermerà su queste e altre opere, in un tragitto tematico dall’arte antica a quella contemporanea.
Presentazione del dipinto di Franco Scepi, Jesus, Corpo a Cristo
vernice a tempera su tavola, 1957
Durante l’evento sarà presentata anche l’opera, realizzata da Franco Scepi negli anni giovanili, esposta, in occasione della conversazione di Alessandro Malinverni, in una sorta di dialogo a distanza con l’Ecce Homo di Antonello da Messina che costituisce la vera perla della collezione del Collegio Alberoni.
Realizzata all’età di 17 anni da un giovanissimo Franco Scepi, caratterizzata da una forte matericità e da colori terra da scenografia, l’opera raffigura Cristo, con le braccia aperte ad evocare la Croce non dipinta, con il volto non visibile poichè proteso verso gli uomini sottostanti, in una prossimità che genera un unico grande corpo.
La composizione richiama certamente l’iconografia della deposizione e quella del compianto e rende il dipinto, figlio di un linguaggio espressionista tipico degli anni in cui fu eseguito, di grande pathos.
Con questa tavola Franco Scepi vinse, nel 1967, il Premio Tavolozza d’oro dedicato a Pacifico Sidoli, alla Seconda Mostra Nazionale d’Arte Sacra per la Casa.
Costruttori di pace
La mostra visitabile gratuitamente domenica 5 marzo 2023.
La mostra Costruttori di pace, che ha accompagnato la vita culturale della città di Piacenza da dicembre fino a oggi, sarà ancora visitabile domenica prossima 5 marzo 2023.
Nell’ultimo giorno di apertura la visita alla mostra sarà con ingresso gratuito, dalle ore 15.30 alle ore 18.
La visita guidata al Collegio e alla Galleria Alberoni, con inizio alle ore 16 (ingresso €. 8,00) condurrà anche attraverso la mostra dei ritratti realizzati da Franco Scepi.
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