Motorizzazione Civile. Fp Cgil Piacenza: “Manca il personale e invece di assumere si privatizza, con un importante aggravio di costi a carico dell’utenza”.
La Fp Cgil di Piacenza commenta così le nuove disposizioni del Ministero dei Trasporti secondo le quali dal 1 febbraio 2023 sarà possibile la revisione dei mezzi pesanti presso officine autorizzate da parte di ispettori privati e non più da parte dei tecnici della Motorizzazione.
“In questo modo” – spiega Melissa Toscani, Segretaria Generale Fp Cgil Piacenza – “avviene una continua diminuzione delle funzioni del sistema pubblico a favore dei privati, cosa che tanto piace ai governi che si sono succeduti nel tempo, ma che va a danno principalmente degli utenti, i quali vedranno crescere in modo importante i costi che devono sostenere per ottenere il servizio: le tariffe per seduta fissate dal decreto del 16 febbraio 2022 del Ministero dei Trasporti sono di 500 € + Iva mentre i tecnici della motorizzazione svolgevano questi controlli durante l’orario di servizio (quindi senza aggravio di costi per nessuno) o utilizzando ore straordinarie (4 ore ogni seduta) pagate, secondo la Legge 870/86, 13 € lordi. Non solo: il fatto che i controlli vengano effettuati dal servizio pubblico serve anche a garantire omogeneità degli stessi e quindi a garantire in modo uniforme la sicurezza sulle strade.”
“Il Ministro” – continua la rappresentante sindacale – “è sordo alle richieste di incontro finalizzate a trovare una soluzione al problema e per questo è stato indetto a livello nazionale lo stato di agitazione con un primo presidio che si terrà a Roma il 7 di febbraio. Nel frattempo dai territori, compresa Piacenza, si stanno alzando voci di protesta dei lavoratori che vogliono difendere il proprio lavoro e il servizio pubblico e rivendicano di poter lavorare in condizioni adeguate e con tariffe per il lavoro straordinario quantomeno dignitose.”
“Fino ad oggi, infatti” – conclude Toscani – “le crescenti criticità dovute alla forte carenza di personale sono state contenute grazie alla dedizione e all’impegno di lavoratrici e lavoratori, che sono comunque sempre sotto attacco da parte di chi preferisce ignorare che la grave situazione in cui versa la pubblica amministrazione è dovuta a scelte politiche ben precise, e perferisce prendersela con “l’ultimo anello della catena”. Quello che serve è un grande piano di assunzioni, che metta tutti i servizi della pubblica amministrazione, tra cui quelli delle motorizzazioni, in grado di funzionare e dare agli utenti risposte puntuali alle loro necessità.”
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