Analisi di Coldiretti, boom di abbandoni di animali domestici dopo il Covid. Bravaccini (Enpa Piacenza): “Scelte fatte con leggerezza, è una sofferenza anche la rinuncia” – AUDIO

Analisi di Coldiretti, boom di abbandoni di animali domestici dopo il Covid. Bravaccini (Enpa Piacenza): “Scelte fatte con leggerezza, è una sofferenza anche la rinuncia” - AUDIO

Analisi di Coldiretti, boom di abbandoni di animali domestici dopo il Covid. Bravaccini (Commissario Enpa Piacenza): “Scelte fatte con leggerezza, è una sofferenza anche la rinuncia”. 

Cala la presenza di animali da compagnia nelle case degli italiani, 1 famiglia su 3 (37,7%) rispetto ai record di crescita fatti segnare negli anni del Covid. E’ quando emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eurispes in occasione della tradizionale benedizione di Sant’Antonio Abate, il Patrono degli animali.

I picchi di abbandoni di animali domestici ci sono non solo in estatespiega Michela Bravaccini, Commissario Enpa Piacenzama anche all’inizio dell’inverno. Il proprietario in questa stagione comincia a capire quanto impegnativo sia tenere ad esempio un cane che necessita di uscite anche quando fa freddo o piove. 

La crisi economica è un fattore importante in queste decisioni?

Non credo. Penso invece che chi ha preso un animale durante la pandemia, abbia fatto a volte una scelta con leggerezza.

Non ci sono solo gli abbandoni, ma anche tante rinunce

Si, poi eticamente parlando sono comunque abbandoni. E’ vero che si portano cani e gatti nelle strutture, ma gli animali ne risentono tantissimo. In particolare i cani sono molto affezionati alla propria famiglia.

Boom di abbandoni di animali domestici: AUDIO INTERVISTA a Michela Bravaccini

L’analisi di Coldiretti

E se con la pandemia Covid la percentuale degli animali da compagnia nelle case degli italiani è salita dal 33,6% del 2019 al 39,5% nel 2020 fino al 40,2% del 2021, nell’ultimo anno – evidenzia la Coldiretti – le presenze sono diminuite, anche a causa degli abbandoni di cani e gatti che hanno superato quota 57mila nell’ultimo anno, secondo l’Enpa. Un fenomeno – continua Coldiretti – spinto non solo da immaturità, noia o disinteresse verso la sorte degli animali, ma anche dalla crisi economica che ha colpito molte famiglie con l’aumento dei prezzi che ha inciso sui bilanci domestici. Il 60% di chi ospita animali domestici spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro – evidenzia Coldiretti – e solo il 22% meno di 30 euro mensili, mentre il 18% di chi ha un animale gli dedica un budget che va dai 100 ai più di 300 euro al mese, secondo l’Eurispes. Gli animali più diffusi nelle case sono i cani con il 44,7% delle presenze e i gatti con 35,4%.

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