Negli ultimi due giorni, cinque sono stati i tentativi di truffa non andati a buon fine grazie all’intraprendenza e alla determinazione delle persone contattate. In due casi i malfattori si sono presentati presso le abitazioni ed hanno cercato con banali scuse di entrare, mentre in altri tre le segnalazioni arrivate al 112 riferivano di truffe telefoniche. Dall’altra parte del filo sedicenti professionisti ed in un caso sedicenti carabinieri riferivano di incidenti stradali causati da un parente e per il cui rilascio o la risoluzione veniva chiesto del denaro.
Martedì mattina, poco dopo le 11,00 in località Pilastro di Gragnano Trebbiense (PC), presso l’abitazione di una signora 77enne, in quel momento sola in abitazione, si presentavano due sedicenti tecnici dell’acqua che gli hanno chiesto di entrare per controllare il contatore dell’acqua. La stessa non si è fatta convincere ed ha lasciato gli sconosciuti all’esterno. La pattuglia della Stazione Carabinieri di San Nicolò, fatta giungere sul posto, dopo che la signora ha chiamato il 112, ha raccolto le prime indicazioni e descrizioni sui due truffatori per comunicarle alle altre pattuglie in circuito nel frattempo fatte avvicinare al luogo.
Dopo nemmeno mezz’ora, questa volta in Sarmato, presso l’abitazione di un anziano si presentavano un sedicente vigile urbano e un sedicente tecnico dell’acqua che gli hanno chiesto di controllare il contatore. L’anziano prontamente li ha invitati ad allontanarsi ed ha chiamato subito il 112. Sul posto è stata inviata la pattuglia della Stazione di Borgonovo Val Tidone.
Mercoledì mattina, invece, dapprima un’anziana signora di Piacenza ha contattato il 112 ed ha riferito di aver ricevuto una chiamata da un professionista che gli chiedeva del denaro per rimediare bonariamente ai risvolti relativi ad un incidente stradale in cui era coinvolto il figlio e poco dopo la figlia di una coppia di anziani piacentini che hanno raccontato alla figlia la stessa cosa. In entrambi i casi non è stato dato seguito alla richiesta di denaro.
Infine, mercoledì pomeriggio, alle 17,00 circa, una 78enne pensionata, che vive in città, ha denunciato di essere stata contattata telefonicamente da un sedicente maresciallo dei carabinieri, il quale non ha fornito elementi per la sua identificazione, ma le ha chiesto la somma contante di 5.000 euro, al fine di rimediare ai risvolti penali derivanti da un sinistro stradale provocato dal figlio. Al riguardo, la donna si è insospettita ed il reo ha desistito.
L’invito a tutte le persone sole e anziane è quello di diffidare sempre da simili comportamenti messi in atto da individui senza scrupoli che cercano di carpire la fiducia per mettere in atto truffe e raggiri. Al minimo sospetto e, comunque, per verificare situazioni che appaiono dubbie o anomale, chiamare subito il 112, un operatore darà subito i consigli su come comportarsi, e soprattutto non aver alcun timore nel segnalare questo tipo di raggiri.
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