Domenica 22 gennaio 2023 alle ore 15 30 è in programma a Piacenza l’incontro con Franco Fracassi, giornalista inviato di guerra. Nell’evento previsto al Salone Parrocchiale Chiesa Santi Angeli Custodi si parlerà della guerra in corso in Ucraina con un appello alla mobilitazione per negoziati di pace. L’incontro è organizzato dal Comitato 15 Ottobre, le Associazioni “Nel Nuovo Mondo”, “Spazio Tesla” , “Vaccinformati” e il CNL.
Sono stato in Donbass – commenta Fracassi a Radio Sound – e li ho avuto un assaggio di quello che sta accadendo. In particolare mi sono fatto un’idea un po’ più chiara, perché francamente ho scoperto una situazione molto diversa, aggiungo molto diversa, rispetto a quella che ci è stata raccontata.
C’è un problema di narrazione?
Continuo a sostenere che questa guerra non ci viene raccontata. Noi non sappiamo nulla di quello che accade laggiù. Siamo in mano a due propagande: una Ucraina e l’altra Russa. Quest’ultima non ha nessuno eco da noi, quindi siamo in mano a una sola propaganda.
Difficile anche capire quale sia la strada da percorrere per arrivare alla pace
Quando ci sono vari soggetti in guerra, tutti perdono qualche cosa. Inoltre esistono più realtà coinvolte in questo conflitto, da una parte c’è la Russia e dall’altra non c’è solo l’Ucraina, ma anche i paesi della Nato con gli Stati Uniti in primo piano ma pure l’Unione Europea. La Russia da una parte ha dato dei segnali di voler iniziare a trattare e dall’altra parte, non solo non ci sono stati segnali ma addirittura in Ucraina è passata una legge dove si sostiene che non si può attivare una trattativa di pace con la Russia con Putin Presidente. Vuol dire non trattare mai con la Russia, almeno per i prossimi anni.
Guerra in Ucraina, incontro il 22 gennaio a Piacenza con il giornalista inviato di guerra Franco Fracassi: AUDIO INTERVISTA
Franco Fracassi
Giornalista, scrittore, documentarista, fotografo, esperto di geopolitica.
Ha iniziato a svolgere la professione di giornalista nel 1988 scrivendo di viaggi. Poi è entrato a far parte della redazione del settimanale “Avvenimenti”.
Fino al 2004 ha lavorato per testate italiane e internazionali. Ha scritto per agenzie di stampa, quotidiani, settimanali, mensili, ha realizzato servizi radiofonici e televisivi, coprendo i principali eventi mondiali (la caduta del Muro di Berlino, il colpo di Stato in Russia, le Olimpiadi di Atlanta, i mondiali di calcio, i vertici internazionali, tra cui il G8 di Genova) e realizzando inchieste su terrorismo, mafia, servizi segreti, corruzione.
Tra il 1996 e il 1997 ha lavorato come inviato per il settimanale sudafricano “Sunday Independent”, realizzando reportage e inchieste in tutta l’Africa australe.
Per sedici anni è stato inviato di guerra (Croazia, Bosnia, Kosovo, Angola, Sri Lanka, Iraq, Afghanistan, Israele).
Dopo il 2004 tutte le inchieste che ha realizzato si sono trasformate in libri o in film, alcuni dei quali hanno avuto un ottimo successo di pubblico e di critica, vincendo premi in tutto il mondo.
Come regista ha diretto quindici documentari d’inchiesta (di cui è stato anche autore e produttore), tutti distribuiti in Italia e all’estero. Tre di questi sono stati finalisti al premio “Ilaria Alpi”, uno è stato in concorso al Festival di Berlino, ha vinto il festival di Milano e il Nastro d’Argento come miglior documentario italiano, un altro è stato visto in 87 Paesi da oltre 250 milioni di persone, un altro ancora ha vinto il premio come miglior documentario di tutta Europa e Asia.
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