Si giocava la finale dei Campionati del Mondo di calcio tra Argentina e Francia. Erano le 18 di una fredda domenica pre-natalizia. Nonostante le condizioni apparentemente sfavorevoli il salone di XNL era gremito, i posti a sedere esauriti. Segnale della capacità di Paola Pedrazzini, direttore di Bottega XNL, di organizzare eventi di grande spessore culturale ma allo stesso tempo in grado di intercettare l’interesse di tutta la comunità piacentina. Perché proprio Paola Pedrazzini ha organizzato questo illustre dibattito tra il regista Marco Bellocchio e lo storico Miguel Gotor, protagonisti dell’incontro “ESTERNO NOTTE. Il caso Moro dalla Storia allo Schermo” che si è tenuto a XNL. Coordinati dal critico cinematografico Anton Giulio Mancino, Bellocchio e Gotor hanno dialogato di scrittura per il cinema, verità storica e licenze poetiche, portando nella narrazione ciascuno il proprio lavoro, che ha intrecciato più volte gli eventi del sequestro Moro.
“Quello che abbiamo notato con Esterno Notte è il forte coinvolgimento da parte del pubblico. Il che significa che quella vicenda ha un potenziale di interesse nazionale, ma non solo, è evidente di una importanza storico-strategica grandissima per l’Italia. Con il nostro lavoro non abbiamo voluto alludere a ipotesi infinite in merito a quanto accaduto, piuttosto abbiamo voluto vedere i personaggi: un andamento romanzesco della vicenda, meno ideologico, meno di parte. Ho voluto stare sulla storia in sé, a prescindere dalle valutazioni e da un lavoro di tipo dietrologico che mi interessava in modo secondario”, commenta Marco Bellocchio.
Miguel Gotor è stato consulente storico nella produzione di Esterno Notte: “La differenza tra un documentario e un film? Quando c’è un maestro come Marco Bellocchio un film diventa opera d’arte. Opera che in questo caso si ispira a un fatto realmente accaduto, ma ci mette un sovrasenso di interpretazione artistica che poi dona all’opera una sua unicità e una sua specificità. Sono dibattiti antichi come quelli sul romanzo storico, come avvenuto con Alessandro Manzoni che rivendicava il diritto da parte dell’arte di concentrarsi, partendo da un episodio storico, sulla catastrofe dei personaggi e scandagliare quel guazzabuglio che è l’animo umano”.
“Mi piace sottolineare che Esterno Notte è una serie a episodi che è andata in onda sulla Rai, davanti a un pubblico vasto, alzando la qualità del servizio pubblico: anche questo è importante, come l’opera viene fruita”.
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