Si intitola Tutta un’altra storia, il ciclo di incontri – dialoghi e trialoghi – con autori piacentini in programma all’Auditorium Santa Margherita per quattro venerdì, a partire dall’11 novembre. Organizzata dalla consigliera generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano Noemi Perrotta, con Eleonora Bagarotti, si tratta di una piccola rassegna di incontri letterari che vedrà protagonisti Marco Bosonetto, Gabriele Dadati, Nicola Montenz e Annalisa Trabacchi. «Sono autori che ho visto nascere, o crescere – sottolinea la Perrotta – . Ho avuto modo di leggere alcuni di loro per la prima volta quando ancora erano poco conosciuti, e poi ne ho seguito il percorso con interesse e attenzione. In questi incontri ci sarà modo di conoscere non solo le loro fatiche editoriali, ma anche qualcosa in più del loro approccio verso l’ispirazione, la parola scritta e la scelta dei temi narrativi».
GLI INCONTRI
Quattro dunque gli appuntamenti in programma all’Auditorium della Fondazione (via S. Eufemia, 12), tutti alle ore 17.30 e con ingresso libero.
11 NOVEMBRE 2022, ORE 17.30
NICOLA MONTENZ, IL CARILLON DELLE OMBRE (ED. PENDRAGON)
Una telefonata nel cuore della notte, a Berlino, spalanca una porta chiusa da troppi anni. Per Jacopo Coen, musicologo e direttore d’orchestra di origini italiane, non c’è più scelta: deve oltrepassarla una volta per tutte. Inizia così un lungo viaggio d’inverno attraverso l’Europa e i labirinti della memoria alla ricerca del passato, di musiche, voci e sguardi che affiorano per un attimo, lasciando intuire percorsi oscuri e attimi di felicità travolgente. Insieme a volti che appaiono e scompaiono come statue di un carillon, si ricostruisce l’intera esistenza di Jacopo e di sua moglie Julia: anni di apprendistato, amicizie, sogni, segreti accumulati in Italia e a Berlino, da entrambi i lati del Muro, e condannati a restare ombre ironiche e straziate come i personaggi di questo romanzo, in cui prende forma l’affresco di un mondo diviso, pulsante di disperazione e di vita che respira insieme alla musica.
Nicola Montenz, filologo classico e musicista, alterna l’attività di insegnamento e di ricerca a quella concertistica al cembalo e al fortepiano. Per le edizioni Archinto ha pubblicato Parsifal e l’Incantatore: Ludwig e Richard Wagner (2010); L’armonia delle tenebre. Musica e politica nella Germania nazista (2013); L’eterna primavera: Libertas Schulze-Boysen e l’«Orchestra rossa» (2019); sempre per Archinto ha tradotto e curato la corrispondenza tra Richard Strauss e Gustav Mahler, il De insomniis di Sinesio di Cirene, L’odiatore della barba di Giuliano l’Apostata, e alcuni Moralia di Plutarco. Il suo romanzo d’esordio, Gli specchi di cenere (2006) è stato pubblicato dalle edizioni PeQuod.
18 NOVEMBRE 2022, ORE 17.30
ANNALISA TRABACCHI, LE PICCOLE SPERANZE (ED. BOOKROAD)
La routine quotidiana è una prigione per Teresa, insegnante quasi cinquantenne, sovrappeso, con due figli adolescenti e un marito con cui percepisce di non essere più in sintonia. Ma ogni cosa è destinata a cambiare quando nella sua vita fa ritorno Caterina, la sua migliore amica dai tempi del liceo. Teresa e Caterina sono state inseparabili per tutta l’adolescenza, fino a quando quest’ultima non ha accettato un lavoro a Londra ed è partita per non farsi più viva. Eppure, dopo vent’anni, eccola ricomparire insieme a Ben, il giovane figlio, convalescente dopo un infortunio sportivo, destabilizzando tutte le certezze di Teresa. Caterina sembra decisa a riprendere i rapporti da dove li aveva lasciati e Teresa è più che felice di concederle una seconda opportunità… Ma questo significa fare i conti con il suo passato e il suo presente e decidere che direzione far prendere al futuro, per scoprire come essere di nuovo felice.
Annalisa Trabacchi insegna greco e latino al liceo classico di Piacenza da ormai vent’anni, dopo un’esperienza come giornalista che le ha permesso di acquisire il tesserino da pubblicista. Per non dimenticare questa prima passione, coordina la redazione del giornale del liceo, cercando di insegnare ai suoi studenti come leggere la realtà con i propri occhi. Le piccole speranze è il suo romanzo d’esordio.
25 NOVEMBRE 2022, ORE 17.30
GABRIELE DADATI, LA MODELLA DI KLIMT (ED. BALDINI+CASTOLDI)
Piacenza, dicembre 2019. Sono trascorsi dieci anni da quando si è spento Stefano Fugazza, l’indimenticato direttore della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, e fervono i preparativi per la mostra che lo celebrerà. A curarla è stato chiamato Gabriele Dadati, che era il più stretto collaboratore dello studioso nell’ultimo periodo della sua vita. Quando l’allestimento è ormai concluso, avviene un fatto clamoroso: a distanza di ventitré anni dal furto, fa la sua ricomparsa in città Ritratto di signora di Gustav Klimt. Un capolavoro divenuto celebre nella primavera del 1996, quando si scoprì che il maestro viennese aveva inspiegabilmente dipinto due volte la stessa tela, e che fu sottratto al museo pochi mesi dopo in maniera rocambolesca. La notizia fa il giro del mondo. Dal «New York Times» alla BBC, da «Le Figaro» allo «Spiegel»: tutti ne parlano. Sembra quasi un risarcimento ideale per la memoria dello storico.
Gabriele Dadati (Piacenza, 1982) ha pubblicato vari libri, tra cui Sorvegliato dai fantasmi (2006, finalista come Libro dell’anno per Fahrenheit di Rai Radio 3) e Piccolo testamento (2011). Nel 2009 ha rappresentato l’Italia nel progetto «Scritture Giovani» del Festivaletteratura di Mantova. Presso Baldini+Castoldi sono usciti i romanzi L’ultima notte di Antonio Canova (2018), finalista al premio Comisso, e Nella pietra e nel sangue (2020). Il libro La modella di Klimt è stato candidato da Gian Arturo Ferrari al Premio Strega 2021.
2 DICEMBRE 2022, ORE 17,30
MARCO BOSONETTO, GLI ALBERI DEL NORD (ED. BALDINI+CASTOLDI)
Il commissario Pietro Gastaldi si sente già in pensione quando vengono scoperte tre donne africane impiccate a un ontano in riva al Po, vicino a Piacenza, in una mattinata di nebbia. Una delle tre, giovanissima, è ancora viva, aggrappata ai cadaveri delle altre. Le indagini imboccano la pista del regolamento di conti fra bande che sfruttano la prostituzione. Eppure Gastaldi non è convinto. C’è un eccesso di ferocia in quel delitto che oltrepassa la razionalità criminale. «Gli alberi del Nord portano strani frutti», la versione deformata di una canzone resa celebre da Billie Holiday, sui linciaggi degli afroamericani negli Stati Uniti del Sud, risuona nella mente del commissario. Ora sono gli alberi del Norditalia a essere carichi dei frutti del razzismo. E il commissario Gastaldi si trova ad affrontare l’indagine più complicata della sua vita professionale, a un passo dalla pensione.
Marco Bosonetto è nato a Cuneo nel 1970, ha esordito nel 1988 con Il Sottolineatore Solitario (Einaudi). In seguito ha pubblicato altri tre romanzi e una raccolta di racconti, uno dei quali è diventato il film Due vite per caso, di Alessandro Aronadio, presentato al Festival di Berlino nel 2010. Per i lettori più giovani ha scritto Uffa, cambio genitori! (Einaudi Ragazzi, 2011) e L’economia è una bella storia (Feltrinelli Kids, 2013). Nel 2015 pubblica con Piemme il romanzo Un’ora sola, nel 2018 Il bacio della Dea Montagna. Con Gli alberi del Nord si cimenta per la prima volta nel genere poliziesco.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.