Polizia locale aggredita, il sindacato: “Serve una riforma per equiparare le forze dell’ordine e dotare tutti gli operatori di taser”

Polizia locale
Foto Del Papa

Oggi a Piacenza un pomeriggio di ordinaria follia: da quello che doveva essere un normale rilievo di sinistro stradale è scaturita invece una ingiustificata e gratuita aggressione a due Colleghi della Polizia Locale. A loro ovviamente va la nostra totale vicinanza e il nostro plauso per la professionalità dimostrata anche in un contesto così complicato.

Ma è doveroso fare alcune considerazioni:  non è plausibile,  ne accettabile che diventi la normalità il fatto di andare a lavoro ed essere aggrediti solo perchè si indossa una Divisa.

Ad oggi le aggressioni alle Forze di Polizia si attestano ancora sulle 7 al giorno, in media un ingresso al pronto soccorso ogni 3 ore e mezzo. Veramente tante. La Polizia Locale mantiene stabile il suo terzo posto sul podio delle aggressioni,  da anni.

Questi episodi sono all’ordine del giorno nelle grandi metropoli, come in quelle città come Piacenza che fino a qualche anno fa erano tranquille. Il tutto si svolge nel silenzio assordante delle Istituzioni che non muovono un dito, a tutti i livelli; è ora di mettere mano ad una riforma della Polizia Locale per equipararla alle altre Forze di Polizia e dotare tutti gli operatori di Polizia di taser,  che in determinati interventi eviterebbe colluttazioni e aggressioni. Le Amministrazioni dal loro canto non devono osteggiare queste dotazioni, che rappresentano solo una tutela in più per gli operatori di Polizia.

Alla precedente Amministrazione il Sulpl ha chiesto ed ottenuto lo spray, che oggi ha comunque evitato il peggio. Senza lo spray avremmo potuto piangere qualche collega.  Il taser probabilmente avrebbe addirittura evitato l’aggressione. Speriamo di riuscirci ora e chiediamo ai politici di impegnarsi a portare avanti questa nostra richiesta.

Tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia hanno il sacrosanto diritto di difendersi. Chi aggredisce un Agente, aggredisce lo Stato, aggredisce le Istituzioni. Per cui lo Stato deve dare una risposta forte e deve tutelare i suoi servitori. Occorrono pene più severe e certezza della pena per chi compie certi gesti. Un Paese civile deve difendere i propri cittadini e i propri servitori.

Miriam Palumbo

Dirigente Sindacale SULPL

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