L’inflazione accelera più di quanto ritenevamo, e purtroppo segna un nuovo record assoluto: la corsa dell’indice dei prezzi sfiora il +12%, con un’impennata del carrello della spesa che sfiora il 13%. Una dinamica che nel nostro Paese non si vedeva da quasi quarant’anni, come sottolinea la stessa Istat.
Così Fabrizio Samuelli, Direttore di Confesercenti Piacenza.
Ovviamente, i beni energetici continuano ad essere i principali colpevoli della corsa dei prezzi, ma gli aumenti si sono ormai ampiamente diffusi a tutti i beni. Una situazione critica soprattutto per le famiglie economicamente più deboli, che scontano un’inflazione più alta di circa due punti rispetto alla media.
“In questo quadro – prosegue Samuelli – genera qualche preoccupazione la decisione di ieri della BCE di incrementare, in un solo colpo del +0,75%, i tassi di interesse, portandoli al 2%. Si tratta sicuramente di un comportamento statutariamente coerente, ma dubitiamo sia lo strumento più efficace in questo momento, soprattutto con questi ritmi di aumento, visto che la domanda è già compressa e l’incremento dei prezzi è dovuto principalmente al lato dell’offerta”.
L’aumento dei tassi di interesse si tradurrà inevitabilmente in nuovi oneri per molte imprese, che potrebbero trovarsi a pagare sui prestiti esistenti, secondo i calcoli Confesercenti, fino a 9 miliardi di euro in più nei prossimi dodici mesi.
“Nonostante le speranze innescate dal calo dei prezzi del gas – conclude Samuelli – il tema “caro-bollette” si ripresenta dunque con tutta la sua urgenza: il nuovo Governo ne è consapevole, ma è necessario accelerare sui tempi e prorogare subito, e rinforzare ampiamente e con determinazione, i provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese”.
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