“Con una diagnosi precoce la terapia per l’epatite C funziona al 99% dei casi, ecco perché gli screening sono la prima e più efficace arma di cura”. Alessandra Rampini, direttore igiene e sanità pubblica, ha partecipato nei giorni scorsi al 55esimo congresso nazionale della Società Italiana d’Igiene dove ha presentato un poster dedicato proprio a questo screening insieme al dottor Ferdinando Fichtner. Dopo l’importante momento di confronto con i colleghi, la specialista piacentina torna a porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione come strumento di tutela della salute.
“L’epatite C è una malattia infiammatoria del fegato causata da un virus. È un’infezione pericolosa: le persone infette in alcuni casi sviluppano una malattia epatica cronica, che può evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato. Spesso non ci si accorge di essere malati: l’infezione acuta, ovvero quella contratta al primo incontro con il virus, nella maggior parte dei casi non causa disturbi particolari, ma tende a “insediarsi” nell’organismo, diventando cronica nel 50-80% dei pazienti. I sintomi possono manifestarsi anche dopo diversi anni dal contagio a causa dello sviluppo di una malattia epatica cronica o di altre complicazioni in altri organi. Ecco perché è così importante indagare la presenza del virus anche senza sintomi manifesti: guarire dall’epatite C è possibile. La terapia disponibile da alcuni anni è semplice da assumere, sicura ed estremamente efficace. Circa il 95% delle persone trattate guarisce completamente eliminando l’infezione.
Nell’ambito della campagna regionale, l’Azienda sanitaria di Piacenza ha attivato uno screening gratuito e dedicato contro l’epatite C. Partecipare è molto semplice. La campagna è rivolta a tutte le persone nate tra il 1969 e il 1989 e non serve la richiesta del medico di famiglia.
Per aderire allo screening basta un semplice esame del sangue che si può prenotare:
– attraverso gli sportelli Cup aziendali
– chiamando il numero gratuito 800.651.941
– oppure recandosi direttamente durante l’accettazione nei punti prelievo di Piacenza – via Taverna, Fiorenzuola e Castel san Giovanni nelle fasce orarie ad accesso diretto al pubblico.
“Lo screening è gratuito anche per i soggetti a rischio che esulano dalla fascia di nati tra 1969 e il 1989. Viene effettuato anche ai pazienti del Sert, ai detenuti e alle persone senza fissa dimora. Da queste indagini, infatti, è emerso che il virus è presente anche in soggetti di età adulta e anziana. È quindi importante tenere alta la guardia con campagne di prevenzione a largo raggio”.
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