“In nome della proprietà”, presentato il libro di Confedilizia. Spaziani Testa: “Ci aspettiamo risposte dalla politica”

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«Proprio oggi abbiamo proposto un documento, che sottoporremo a tutti gli schieramenti che si candidano a governare il Paese, con indicate cinque priorità per il settore immobiliare (superare la tassazione patrimoniale, rilanciare gli affitti commerciali, riqualificare il patrimonio edilizio, sviluppare il turismo con proprietà diffusa, tutelare l’affitto), accompagnate da altrettante proposte di soluzione dei problemi sollevati. Ci aspettiamo risposte sia prima, sia dopo le elezioni». L’annuncio è del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, intervenuto questa sera alla presentazione del volume “In nome della proprietà” (Ed. Rubbettino, uno dei titoli della nuova collana “Biblioteca della proprietà” promossa da Confedilizia) che si è tenuta alla Biblioteca del Convento (nell’ambito delle Celebrazioni per i 500 anni di Santa Maria di Campagna promosse da Comunità francescana e Banca di Piacenza), con la partecipazione del curatore Sandro Scoppa e di Alessandro Vitale, autore di uno dei contributi contenuti nel libro. I relatori sono stati presentati dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli.

L’avv. Spaziani Testa nel suo intervento ha sottolineato come «tutti i giorni, nei provvedimenti che riguardano la proprietà, si noti un’assoluta mancanza di riflessione sui principi liberali relativi alla stessa».

Dal canto suo il curatore del volume avv. Scoppa ha ricordato l’importanza del diritto di proprietà come baluardo per la difesa della libertà e spiegato che il libro raccoglie i testi delle lezioni che i docenti universitari Carlo Lottieri, Alessandro Vitale, Roberta Adelaide Modugno, Alberto Scerbo, Gianfranco Fabi, Andrea Giuricin e Paolo Pamini hanno tenuto alla Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises”. Il presidente della Confedilizia Calabria ha quindi approfondito il significato delle parole libertà, proprietà e mercato, «tre concetti che devono coesistere e che sono alle fondamenta di una società libera, nella quale purtroppo oggi non viviamo, con uno Stato massimo che è nemico di tutte e tre le istituzioni. Chi crede nella libertà – ha concluso l’avv. Scoppa – deve proteggere la proprietà e osteggiare lo statalismo».

Il prof. Vitale ha invece posto l’accento «sull’attacco continuo subito dalla proprietà privata sotto l’aspetto della sua moralità» e stigmatizzato «la burocrazia dilagante che mina la sfera di autonomia dell’individuo».

Ai relatori il dott. Coppelli ha consegnato, in ricordo della serata, la Medaglia della Banca.

Ai numerosi intervenuti è stata distribuita, al termine dell’incontro, copia del volume.

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