Dopo il temporale che ha martoriato la Fiera di Sant’Antonino oggi è la giornata per la conta dei danni tra gli ambulanti. Una situazione drammatica come confermano i rappresentanti di categoria e gli stessi commercianti. Anche qualche polemica per quanto accaduto.
Adriano Anselmi, presidente FIVA Piacenza: “Basta guardare le immagini, è stata una cosa molto triste perché questo temporale è arrivato in pochi minuti e ci siamo trovati tutti impreparati, non abbiamo fatto in tempo a riparare la merce. I danni sono stati veramente tanti perché la merce si è rovinata e le tende sono state distrutte. Inoltre molti di noi avevano altri impegni per oggi e per i prossimi giorni, ma a causa dei danni riportati siamo fermi. Più che altro pensavamo che una perturbazione del genere potesse essere prevista dalle autorità, non è arrivata alcuna allerta meteo che potesse lasciar presagire qualcosa del genere”.
Gloriana Tironi, presidente Mercanti di Qualità: “Sono stati attimi di panico, in pochi attimi sono state distrutte complete attività. Quello che mi ha colpito, devo dire, è stato l’atteggiamento della gente che in quei momenti ci è rimasta vicina e ha cercato di darci una mano per quanto possibile. La solidarietà dei piacentini è sempre altissima e abbiamo ricevuto anche tantissimi attestati di solidarietà. Io sono ancora molto provata: le urla dei passanti, dei bambini, degli altri ambulanti. Per molti operatori sarà anche difficile ripartire: la situazione era già difficile a prescindere da quello che è accaduto ieri, questa è un’altra tegola”.
“Un disastro, il temporale ha distrutto tutto, la merce esposta all’acqua, una cosa impressionante”, commenta Mario, ambulante titolare di una paninoteca. “Veniamo da due anni difficili e queste fiere per noi rappresentano una ripartenza: io personalmente puntavo molto sulla serata e quello che è successo ha rappresentato un danno importante per la mia attività. Io ho avuto danni, ma fortunatamente posso continuare a lavorare. Altri, invece, hanno avuto ombrelloni distrutti e dovranno attendere”.
Nella voce di Danilo, commerciante di calzature, c’è l’amarezza per un episodio accaduto prima che si scatenasse il violento temporale. “Il cielo si era fatto nero e noi, ambulanti di vecchia data, ci siamo resi conto che sarebbe finita male. Tant’è vero che abbiamo fermato una pattuglia della polizia municipale alla quale abbiamo chiesto di accedere coi furgoni ai nostri posti di lavoro per caricare la merce. La pattuglia ha contattato molto gentilmente la sala operativa ma chi era in quel momento in sala operativa ha risposto che le regole andavano rispettate: fino alle 23 non poteva muoversi nessuno. Intendo sporgere denuncia nei confronti di questa persona, perché per cause di forza maggiore si può bypassare il regolamento. Non a caso il comandante, dopo il disastro, ha dato disposizione di accedere coi furgoni per potercene andare in anticipo”.
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