Covid a Piacenza, settimana di controtendenza rispetto alle precedenti. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl (https://www.covidpiacenza.it/situazione-covid-19-a-piacenza) registra un aumento del 46,8% dei nuovi contagi, che passano da 331 a 486.
L’incremento dei contagi piacentini è in linea con una tendenza generalizzata: la media regionale è +40,5%, quella nazionale +25,9% e quella lombarda +42,8%.
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (171 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (205), alla media emiliano-romagnola (267) e italiana (250).
Negli ultimi sette giorni si registra anche un aumento dei tamponi effettuati, che passano da 4313 a 4744, proprio in funzione del maggior numero di casi. In rialzo c’è anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 7,7% al 10,2%).
Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 26 nuove diagnosi tra gli ospiti e cinque tra gli operatori. I casi sono per la maggior parte asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.
Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, raddoppia per gli over 80.
Il numero delle persone in isolamento passa da 578 a 679.
Anche l’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, ha subito un aumento: le richieste medie giornaliere sono quasi raddoppiate, passando da 7,9 a 15,1, con 106 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 55).
Per quanto riguarda la situazione della rete ospedaliera, si assiste a un incremento degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid, che sale da 4 a 5 ingressi al giorno. La media dei ricoveri, invece, è in calo: domenica 12 giugno erano 30.
In Terapia intensiva non sono ricoverati pazienti positivi. Nella settimana si è registrato un decesso.
“Domani, 15 giugno – commenta il direttore generale Giuliana Bensa – decade l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione personale come le mascherine. Accogliamo tutti questo passaggio come importante per riguadagnare un altro tassello di normalità. Ma, a nome di tutti i sanitari ancora impegnati a gestire i casi Covid in ospedale e sul territorio, invito i cittadini alla massima attenzione: in alcuni contesti la mascherina, il distanziamento e la corretta igiene delle mani possono essere ancora fondamenti per limitare la circolazione del virus che, come dimostrano i dati di questa settimana, è ancora presente”.
Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di plateau. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 524 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 4.957).
Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.
In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può:
– chiamare il numero 800.651.941
– rivolgersi a uno sportello Cup
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andare in farmacia.
Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina
Attualmente sono 1.783 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.753 quelli presenti sul territorio.
I tamponi eseguiti sono 1.418; 22 i positivi finora accertati.
I profughi sono per la maggior parte donne (69%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (795) e i minori fino a 18 anni (724)
L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Orari e giorni di apertura sono aggiornati sul sito www.ausl.pc.it
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dalpunto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.
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