“Smentisco nel modo più assoluto le dichiarazioni dell’architetto Tansini, secondo il quale l’Amministrazione non avrebbe mai prestato ascolto alle sue richieste. Al contrario, è stato ricevuto in più di un’occasione dalla sottoscritta e dagli uffici comunali, al punto che di alcuni incontri si è dato risalto anche sulla stampa”. Così l’assessore Federica Sgorbati replica alle recenti affermazioni di Pietro Tansini in merito al regolamento per l’assegnazione degli alloggi Erp, sottolineando che “l’attenzione e la sensibilità su determinate questioni non sempre possono tradursi nell’accoglimento delle istanze, soprattutto se ci sono normative sovraordinate cui non si può derogare. Senza dimenticare che, in alcuni casi, applicare le modifiche da lui proposte avrebbe prodotto effetti talmente negativi da giungere al blocco delle assegnazioni”.
“Anche in virtù della sua esperienza politica e amministrativa – prosegue Sgorbati – Tansini dovrebbe ben conoscere la legge regionale 24/2001, disciplina generale di riferimento per gli interventi pubblici nel settore abitativo, il cui articolo 28 prevede il ricorso alla mobilità d’ufficio anche per evitare gravi sproporzioni tra la dimensione degli alloggi e l’effettivo numero di occupanti. In tal caso, è la normativa stessa a imporre al Comune di assicurare il trasferimento dei titolari in un altro appartamento Erp, stabilendo, a fronte di un eventuale rifiuto, dapprima la maggiorazione del canone, quindi la dichiarazione di decadenza. Pertanto, per far sì che nessuna persona anziana o invalida debba più essere costretta a traslochi forzati, non è certo contro l’Amministrazione comunale che bisogna lottare con ogni mezzo come esorta a fare Tansini, bensì occorre farsi valere con la Regione affinché modifichi la legge in questo aspetto”.
“Prima di iniziare questa battaglia, tuttavia – aggiunge Federica Sgorbati – un buon candidato al Consiglio comunale dev’essere consapevole che l’eventuale modifica alla normativa regionale impedirebbe, nel lungo periodo, l’assegnazione di alloggi Erp a nuovi nuclei composti anche da familiari disabili, che quindi si vedrebbero negata la disponibilità di abitazioni idonee perché un appartamento adeguato alle loro esigenze, atto ad accogliere 4 residenti, ad esempio, potrebbe restare occupato senza termini di scadenza da una persona sola.
Gli alloggi ERP sono beni pubblici e creare le condizioni affinché diventino di uso esclusivo a scadenza indeterminata oltre che essere lesivo dei diritti di tutti i cittadini che richiedono l’alloggio ERP diventerebbe lesivo anche dei nuclei che hanno al loro interno un soggetto disabile motorio e che quindi non troverebbero alloggi idonei.
Ricordo infine all’architetto Tansini – conclude – che nella redazione del Regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi Erp e di cambio alloggio su richiesta, il mio assessorato ha proposto l’aumento dei punteggi per i nuclei tra i cui componenti risultino persone con invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%, a ulteriore conferma dell’impegno, mai venuto meno, su un tema di così fondamentale importanza”.
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