Elezioni comunali, Sforza Fogliani candidato sindaco dei Liberali: “Questa maggioranza non è di centrodestra, noi cercheremo di restituire un’anima a Piacenza” – AUDIO

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“Credo di poter portare il mio contributo per la posizione di chiarezza che da sempre l’associazione Liberali mette nei propri programmi. E penso proprio che Piacenza, attualmente, abbia bisogno di chiarezza”. Corrado Sforza Fogliai motiva così la sua scesa in campo in vista delle elezioni comunali del 12 giugno. Uno strappo, quello con l’amministrazione comunale di centrodestra, che non si è mai ricucito. E così i Liberali Piacentini hanno deciso di correre da soli. In realtà, anche in questo caso, si tratta di una coalizione in grado di riunire anime associative e politiche del territorio, a partire da Michele Giardino di Buona Destra, da Maurizio Saccardi, consiglieri comunali tuttora in carica.

La decisione è arrivata al termine dell’ultima assemblea dei Liberali che si è tenuta ieri sera, 26 aprile. Ma quali saranno i programmi dei Liberali?

“Benedetto Croce spese alcune parole che noi crediamo rappresentino al meglio il nostro programma e in generale il programma di chi volesse allearsi con noi: non si possono fare programmi precisi per il futuro, tecnicamente riferibili a un futuro che non sappiamo come sarà. Non possiamo sapere quanto costerà tra qualche anno eseguire un’opera, non possiamo sapere in che direzione andrà il mercato. Noi saremo a difesa dei principi dello Stato di diritto, questo è il nostro programma, saremo sentinelle della libertà”.

Ovviamente ci sono macro-temi che erano attuali allora e lo sono ancora oggi: “Sussistono grossi problemi che da tempo i Liberali affrontano: mi viene in mente il piano per il traffico che non è mai stato accettato dalla maggioranza di centrodestra. Ma d’altra parte questa maggioranza che non è mai stata di centrodestra”.

“Non faremo una campagna elettorale votata al presenzialismo, faremo una campagna elettorale sobria. Uno dei principali punti che sottolineano la nostra natura liberale: disboscare Piacenza di tanti enti inutili che possono essere riorganizzati e governati in modi differenti”.

“Da una ventina di anni dico che Piacenza sta perdendo i centri direzionali e questa perdita non è stata sufficientemente ostacolata negli ultimi dieci anni. L’amministrazione passata non ha avuto un’anima nell’amare Piacenza, noi cercheremo di restituire un’anima a Piacenza”.

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