Sono ripresi gli interventi selettivi autorizzati dalla Provincia di Piacenza sulla base del Piano regionale quinquennale di controllo del cinghiale 2021/2026.
Anche per quanto riguarda il territorio piacentino, il Piano regionale prevede due modalità di prelievo. Il proprietario o il conduttore di un fondo agricolo può chiedere al Comando della Polizia Locale della Provincia di Piacenza l’autorizzazione ad avvalersi della possibilità di attivare la cosiddetta “autodifesa”, che consente esclusivamente la cattura con trappola e/o chiusino e/o tiro selettivo da postazione fissa; il Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca, gli Enti gestori faunistici del territorio, gli Ambiti Territoriali di Caccia e gli Istituti privati possono invece chiedere al Comando della Polizia Locale della Provincia di Piacenza l’attivazione degli interventi collettivi definiti come “girata”, che possono essere svolti con un conduttore di cane limiere e dai coadiutori abilitati, in squadre composte da un minimo di 4 ad un massimo di 10 persone.
Le informazioni dettagliate e i moduli per le richieste sono reperibili nella sezione del sito istituzionale della Provincia “Piani di controllo–Fauna selvatica”, al link https://www.provincia.pc.it/linksottolivello.php?idbox=40&idvocebox=168&idlsa=123&idsa=217
Considerando il recente periodo di blocco degli interventi causato dalle problematiche connesse alle verifiche svolte dopo la scoperta di alcuni casi di peste suina africana tra ungulati di altri territori, i numeri degli interventi autorizzati nel corso del 2022 sono rilevanti: da inizio anno ad oggi sono stati autorizzati 51 interventi in “autodifesa” (di cui 6 con trappole) e 32 in “girata”. A questo ritmo, entro pochi giorni le autorizzazioni complessivamente concesse saranno più di 100.
Nel nostro territorio il Piano di controllo quinquennale – prediposto per una serie di motivi: sanitari, di tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, di tutela del suolo, eccetera – viene attuato in un contesto nel quale, ogni anno, si aggira tra le oltre duemila e le oltre tremila unità la somma (tra l’attività venatoria e i piani di controllo) dei prelievi di cinghiali, i cui unici predatori sono i lupi.
Rilevanti gli effetti degli interventi sulla riduzione dell’incidentalità stradale: la quota di collisioni di auto con cinghiali nel Piacentino è tra le più basse in Emilia-Romagna.
‘La Provincia ha prontamente recepito la delibera della regione Emilia Romagna – commenta il consigliere provinciale Giampaolo Maloberti– consentendo l’attuazione di tutte le misure previste dal Piano di controllo, anche in ragione del periodo di sospensione di alcune modalità di abbattimento dovute alla peste suina. L’obiettivo è stato quello di consentire l’attivazione di tutti gli interventi che possono concorrere al contrasto del proliferare degli ungulati che sono causa di danni alle coltivazioni e rappresentano un serio pericolo per la sicurezza stradale’.
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