Serata ad alta tensione agonistica per l’Assigeco Piacenza, impegnata stasera al “Pala Banco Desio”, parquet di casa dell’Acqua S.Bernardo Cantù (palla a due alle 20.30). Recupero dell’ottava giornata di ritorno.
E’ una trasferta molto complicata per la squadra di Stefano Salieri, attesa da una prova difficoltosa dal punto di vista tecnico e fisico ma importante sotto il profilo caratteriale, soprattutto vista come possibile reazione all’insoddisfacente prestazione in trasferta a Trapani, gestita dai biancorossoblu senza la necessaria “vis agonistica” e con troppe iniziative individuali nei momenti topici.
Ha sicuramente pesato l’assenza di Luca Cesana, equilibratore del gioco Assigeco Piacenza (maturato cestisticamente nel vivaio canturino ndr) così come quella di Phil Carr, entrambi non utilizzabili anche stasera, solo parzialmente compensate dall’impatto tutto energia e voglia di Simone Bellan, all’esordio in canotta biancorossoblu.
Le parole di Stefano Salieri
«Affrontiamo una trasferta tosta, Cantù è in un ottimo momento e per noi sarà sicuramente una partita molto difficile e impegnativa tanto sotto l’aspetto della fisicità che tattico. Servono però risposte dopo Trapani a livello caratteriale, di durezza mentale e di attenzione. Fattori prioritari e indispensabili per il finale di stagione.
In Sicilia abbiamo perso un’occasione importante per dare un’impronta alla classifica pagando un approccio troppo soft alla gara peccando poi in soluzioni individuali a discapito del giocare di sistema. Ci siamo intestarditi in forzature e siamo stati poco reattivi arrivando sempre secondi sulle palle vaganti. Unica nota positiva l’aver salvato la differenza canestri. Positivo l’esordio di Simone Bellan così come la partita di Lorenzo Querci».
L’Assigeco proverà a replicare lo storico successo dell’andata sui canturini: le parole di Gajic
«E’ un momento cruciale della stagione. Dobbiamo concentraci al massimo per provare a riprendere la nostra strada verso l’obiettivo play off. Serve una partita super contro un avversario molto tecnico e fisico, anche se all’andata abbiamo evidenziato come sia possibile giocarsela fino in fondo. C’è bisogno di intensità, soprattutto in fase difensiva, e continuità nell’arco dei 40’, oltre a rispettare in toto il piano partita».
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