Il phmetro è uno strumento elettronico che ha la funzione di misurare il pH di un liquido; in commercio ne esistono di molte tipologie, alcune anche con la possibilità di avere delle particolari sonde per poter misurare il pH anche di campioni semi-solidi o solidi.

Si tratta di un apparecchio costituito sostanzialmente da due parti distinte, ma ovviamente collegate tra loro; una sonda e un dispositivo elettronico che raccoglie i dati rilevati dalla sonda e li trasforma in informazioni numeriche.

Il funzionamento della sonda è piuttosto complesso, ed è in funzione dell’elettrodo; questo elemento è composto dall’elettrodo a vetro e dall’elettrodo di riferimento. La parte dell’elettrodo a vetro è sensibile all’attività degli ioni H+, mentre la parte relativa all’elettrodo di riferimento è fisso. La rilevazione del pH, che dipende dall’elettrodo a vetro, permette di evidenziarne il valore confrontandolo con quello di riferimento. Le informazioni che vengono fornite dalle sonde vengono quindi inviate al dispositivo elettronico che le elabora e le fornisce in valori numerici, quindi facilmente leggibili e interpretabili da chiunque.

Per acquistare un dispositivo di qualità che soddisfi a pieno le proprie esigenze, si consiglia di affidarsi ad aziende specializzate nel settore. A questo proposito, è possibile trovare facilmente il miglior Ph metro sul sito di Rs, leader nella fornitura di apparecchi, attrezzatura e accessori elettrici ed elettronici dei migliori marchi presenti in commercio. 

Consigli pratici per l’utilizzo del phmetro

Il phmetro è uno strumento utilizzato da chimici, tecnici di laboratorio e agrari; per utilizzare al meglio questo strumento è però necessario seguire alcuni utili e necessari passaggi.

La prima necessaria cosa da fare, prima del suo utilizzo, è la taratura, per essere sicuri di ottenere informazioni corrette. Il consiglio è quello di tarare il phmetro utilizzando due soluzioni tampone a scelta, sapendo che il loro intervallo del valore pH contenga il valore del pH del campione incognito. Ogni phmetro, all’interno delle sue istruzioni, indicherà come tararlo e quale procedura seguire, utilizzando i campioni sopra descritti.

Dopo essere sicuri di avere tra le mani uno strumento tarato, e quindi che fornirà valori corretti, è possibile utilizzarlo; per prima cosa è necessario, prima di ogni utilizzo, pulire l’elettrodo, sciacquandolo con acqua distillata, senza strofinare la sonda, in quanto ricoperta di una membrana molto sensibile. A questo punto è possibile preparare le soluzioni per il tampone ed introdurvi la sonda del phmetro; è necessario quindi premere il tasto di attivazione ed attendere pochi secondi, prima di estrarre la sonda. Sul dispositivo elettronico verrà indicato il valore del pH; quando questo valore si sarà stabilizzato è possibile schiacciare l’apposito tasto per ottenere e memorizzare il valore del pH del liquido che si è voluto testare. Per ultimo, è sempre consigliato pulire l’elettrodo al termine di ogni suo utilizzo; è sufficiente risciacquarlo con acqua distillata e tamponarlo con un panno che non lasci residui.

Le applicazioni del phmetro e i vantaggi del suo utilizzo

Quando il phmetro è tarato è pronto alluso; il suo utilizzo è necessario in moltissimi procedimenti, per verificare la presenza o meno di infezioni o batteri all’interno di un liquido, per conoscere il pH del terreno, e per finalità mediche. In ambito medico il phmetro può essere utilizzato ad esempio per conoscer il pH gastrico di un paziente; a livello industriale può essere utilizzato per misurare il pH di vini, mosti e birre, ma può essere usato in ambito di industrie alimentari, farmaceutiche e di cosmetici.

Sono quindi molti gli ambiti di utilizzo di questo strumento, e i vantaggi sono ovviamente moltissimi; è uno strumento che aiuta in ambito lavorativo e può prevenire anche danni alla salute delle persone e degli animali.