L’inchiesta legata agli appalti truccati miete un’altra vittima illustre. Parliamo di Erika Opizzi, assessore all’Urbanistica del comune di Piacenza in quota Fratelli d’Italia. Opizzi, infatti, compare tra gli indagati nell’inchiesta e per questo motivo ha formalizzato le proprie dimissioni al sindaco Patrizia Barbieri. Il ruolo di Opizzi si legherebbe a un altro esponente di spicco di Fratelli d’Italia, ovvero il deputato Tommaso Foti, anche lui indagato.
Secondo gli inquirenti, infatti, l’imprenditore Nunzio Susino avrebbe consegnato una somma di denaro pari a circa 3 mila euro proprio allo stesso Foti, con l’obiettivo di ottenere la complicità di Opizzi e del suo assessorato nel “compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio”.
Opere pubbliche nel capoluogo dunque: in sostanza, secondo la Procura, Foti avrebbe preteso denaro in cambio della “mediazione” con Opizzi e con tecnici dell’assessorato all’Urbanistica per forzare la mano su alcune pratiche legate alla gestione di beni e terreni di proprietà del Comune di Piacenza, il tutto “per agevolare una stipula a condizioni favorevoli per il privato”. In particolare si parla della gestione di un parcheggio di via Genova e di un terreno in periferia.
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