AGGIORNAMENTO – Come detto, i dettagli dell’operazione che rischia di sconvolgere la politica (e non solo) piacentina saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel primo pomeriggio. Nel frattempo i carabinieri sono impegnati nella perquisizione degli uffici del Palazzo della Provincia, in via Garibaldi. Come premesso, i comuni coinvolti si troverebbero tutti tra la Valtrebbia e la Valnure: si segnalano infatti perquisizioni nei municipi di Bobbio, Ferriere, Cerignale, Zerba, Travo, Coli, Corte Brugnatella.
Dalle prime ore di questa mattina, nelle provincie di Piacenza, Alessandria, Lodi e Pavia, circa 300 Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 37 indagati, tra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici degli Enti Locali dell’Alta Val Trebbia e del Capoluogo.
I destinatari del provvedimento sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di Associazione per delinquere, Concussione, Corruzione, Abuso d’ufficio, Traffico di influenze illecite, Turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente, Frode nelle pubbliche forniture, Falso materiale e Falso ideologico commesso dal P.U., Truffa e Voto di scambio.
La misura prevede l’esecuzione di 4 custodie cautelari in carcere, 7 custodie cautelari agli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora, 2 commissariamenti giudiziari d’azienda e 1 misura interdittiva del divieto di contrarre con la p.a. nei confronti di una società.
I dettagli nel corso della una conferenza stampa.
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