Era in servizio al carcere delle Novate quando ha accusato un malore. Si tratta di Pierpaolo Flore, agente di polizia penitenziaria di 50 anni, i fatti sono accaduti ieri sera. L’assistente capo era impegnato nel tentativo di calmare un detenuto che aveva dato in escandescenze. Durante quei momenti concitati, l’agente è stato colpito da un arresto cardiaco. Subito è intervenuta un’infermiera dell’istituto che ha praticato il massaggio cardiaco. Immediatamente dopo sono corsi sul posto due medici che hanno applicato il defibrillatore. Il 50enne è stato condotto al pronto soccorso e ora è fuori pericolo. Ancora una volta un episodio che testimonia l’efficacia dell’azione di Progetto Vita: il penitenziario, infatti, è stato tra i primi a dotarsi di defibrillatore aderendo così alla mission dell’associazione della dottoressa Daniela Aschieri.
Lo stesso agente di polizia penitenziaria ha voluto ringraziare lo staff medico e infermieristico del carcere e Progetto Vita. Lui è stato uno dei primi agenti che oltre 20 anni fa hanno sehuito il corso per l’uso del defibrillatore quando Progetto Vita donò alle carceri il DAE. Appunto, uno dei primi installati dalla nostra associazione”, spiega Aschieri.
Maria Gabriella Lusi, direttore del carcere, ha inviato una lettera al personale.
“Con animo ancora pieno di emozioni, comincio questa giornata di lavoro col desiderio di comunicarvi la mia vicinanza e il mio affetto. Pierpaolo Flore, il nostro collega e amico per tanti è stato soccorso nel migliore dei modi dal personale sanitario”.
“La situazione di ieri sera non potrò mai dimenticala: il detenuto era fuori controllo e molti di voi, pur provati dall’angoscia e dal dolore per quanto accaduto al collega, hanno dovuto mantenere il controllo, impiegando legittimamente la forza fisica, e sostenere un’ulteriore prova di nervi. Nella circostanza ho letto nei vostri sguardi quello sgomento, quello sconcerto e quella rabbia che ancora questa mattina sono certa non siamo riusciti a smaltire”.
“Vi giunga pertanto il mio grazie che non è una semplice pacca sulla spalla, non solo perché nasce da sentimento scevro di strumentalità, ma anche perché nasce dalla consapevolezza che il contesto detentivo, in crescente difficoltà, ha sempre più bisogno di tutti e di noi”.
Il sindacato UILPA
“Ormai non passano giorni che gli organi di stampa danno notizia di aggressioni al Personale ma questa volta si è sfiorata davvero la tragedia nell’Istituto Piacentino” – a darne notizia è il Segretario Nazionale della Uil PA Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi.
“Il tutto è accaduto mentre il povero agente cercava di riportare l’ordine e la disciplina nella sezione ove un detenuto, in evidente stato di alterazione provocato dalla grappa “fai da te” che quotidianamente i vari ristretti preparano macerando la frutta.
Purtroppo durante gli eventi il povero collega è stramazzato al suolo inerme e solo l’alta professionalità dei sanitari presenti, con l’ausilio del defibrillatore, sono riusciti a mantenerlo in vita mentre il detenuto continuava imperterrito nella sua escandescenza”.
“Non possiamo che esprimere – continua Maldarizzi – il nostro ringraziamento ai sanitari dell’Istituto Piacentino e ringraziare per le belle parole rivolte dal Direttore dell’Istituto Piacentino Dott.sa Lusi a tutto il Personale oltre che augurare al nostro collega il nostro augurio di pronta guarigione”
“Ormai il sistema carceri è al collasso – chiosa Maldarizzi – con i suoi numerosi problemi in primis dal sovraffollamento, ai soggetti psichiatrici ed una modalità custodiale che ha provocato solo aumento di eventi critici ed aggressione al personale”.
“La Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, a fine dicembre ha dichiarato che da gennaio il sistema penitenziario sarebbe stato la sua priorità ma ancora oggi risulta non pervenuta. Allora – prosegue Maldarizzi – lo vogliamo dire a chiare lettere a tutta la politica: non c’è un altro minuto da perdere e ‘per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti’”.
“Nonostante le nostre sollecitazioni siano sinora rimaste per lo più inascoltate e, magari, in queste ore l’attenzione della politica è catalizzata dall’imminente elezione del Presidente della Repubblica, la quale, peraltro, per un gioco del destino, potrebbe coinvolgere direttamente le principali figure che dovrebbero occuparsi particolarmente dei problemi carcerari come il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, non possiamo rinunciare, neppure oggi, – conclude il Segretario della UILPA PP – a rivolgere a tutti e anche a loro l’ennesimo appello affinché si corra ai ripari”.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.