Alta velocità e fermate cancellate a Piacenza, Mancioppi: “Trenitalia penalizza i piacentini”. Associazione Pendolari: “Fatto grave”

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“La decisione di Trenitalia di cancellare la fermata a Piacenza di una coppia di Frecce è illogica, antistorica visto la generale e particolare attenzione che viene riservata alla mobilità sostenibile e ai mezzi a minor impatto ambientale e, non ultimo, è oltremodo penalizzante per i piacentini, in particolare per i tanti pendolari che utilizzano il treno per spostarsi per lavoro o studio e per chi vuole raggiungere la nostra città. Per questo ci uniamo come Amministrazione comunale alla generale preoccupazione e alla formale richiesta, avanzata a Trenitalia anche dalla Regione Emilia-Romagna, di rivedere la decisione assunta”.

L’Assessore alla Mobilità del Comune di Piacenza, Paolo Mancioppi, esprime la contrarietà dell’Amministrazione comunale alle modifiche introdotte dal nuovo orario di Trenitalia in vigore dal 12 dicembre prossimo. “Ho preso contatto in queste ore con l’Associazione pendolari di Piacenza – aggiunge – per condividere una posizione comune a tutela dei tanti studenti e lavoratori che utilizzano il servizio ferroviario, ma in generale di tutti i piacentini che vengono in questo modo penalizzati, chiedendo che si possa rivedere la decisione”.

“Trovo del resto incongruente – conclude Mancioppi – come oltre al disagio e alle difficoltà create agli utenti piacentini, non sia avvertita la generale tendenza a favorire il trasporto delle persone con mezzi più sostenibili, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente. In questo senso, il trasporto su rotaia è sicuramente una strada da privilegiare rispetto a quello su gomma”.

LA NOTA DEI PENDOLARI

A seguito delle dichiarazioni dell’Assessore Regionale alla Mobilità e ai Trasporti dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, e quanto è stato poi diramato dalla stampa in merito alla soppressione delle fermata di Piacenza per due treni veloci, Associazione Pendolari Piacenza intende fare chiarezza.

Riteniamo corretto che l’Assessore tuteli le esigenze dell’utenza ferroviaria opponendosi ad iniziative unilaterali da parte di Trenitalia ma è corretto dimensionare l’accaduto.
I due treni che non fermeranno più a Piacenza sono due treni Frecciabianca, quindi che circolavano su linea tradizionale e non su Alta Velocità come erroneamente era uscito in qualche notizia, posti in un orario non prettamente ad uso dei pendolari (treno Frecciabianca 8811 da Milano delle 12:35 e treno Frecciabianca 8814 da Piacenza delle 14:42).

Il fatto che venga diminuita l’offerta ferroviaria e per di più in maniera unilaterale, resta in ogni caso un fatto grave che la politica ha il dovere di rimarcare. In tal senso parte da presupposti totalmente sbagliati il concetto del “treno a mercato”, intendendo con questo termine tutti i treni veloci a partire dai Frecciabianca fino ad arrivare ai FrecciaArgento e FrecciaRossa, che sono esterni al contratto regionale di trasporto e per i quali Trenitalia pensa di poter prendere qualsiasi decisione. Trenitalia è un’azienda sovvenzionata dalla Stato che opera su numerose tratte in regime di monopolio e come tale tutti i servizi che offre, anche quelli a valore aggiunto, sarebbero da considerare servizi pubblici.

Come Associazione Pendolari Piacenza appoggiamo quindi l’iniziativa dell’Assessore Corsini ma vogliamo rimarcare anche quanto l’Associazione Pendolari Piacenza ha fatto e continua a fare per gli interessi di tutti i pendolari piacentini in primis in seno al CRUFER, l’organismo di confronto tra i Comitati Pendolari Regionali e la Regione ER, nel quale siamo presenti ormai da oltre un anno.

Nello specifico siamo riusciti a fare reintrodurre i tre treni da e per Milano che vanno su Alta Velocità nella tratta Piacenza Nord – Milano Tavazzano che realmente servono l’utenza pendolare e per i quali, dopo la pandemia, era stata soppressa la fermata di Piacenza: il treno 8802 delle 8:33 da Piacenza, il treno 8823 delle 17:50 e 8825 delle 18:50 entrambi da Milano. Questi treni da maggio sono nuovamente a disposizione dei piacentini.

Ci siamo battuti ed abbiamo ottenuto un miglioramento dell’offerta di treni da e per Parma, la seconda tratta più utilizzata dai piacentini. In direzione di Parma, infatti, nella fascia oraria dalle 7 alle 8 c’era un vuoto di quasi un’ora tra un treno alle 6:56 e il successivo alle 7:49. Per questa fascia oraria siamo riusciti a ottenere due treni: a partire dal 16 dicembre saranno disponibili un regionale che parte da Piacenza alle 7:15 e un treno Intercity alle 7:38.
Per i pendolari che lavorano a Bologna è stato aggiunto un treno diretto a Piacenza alle 18:50.

Continueremo quindi nella nostra attività perché tanti sono i temi aperti: migliorare la convenzione tariffaria per accedere ai treni FrecciaArgento, ad oggi peggiorativa rispetto al passato, garantire un collegamento frequente ma soprattutto veloce con Milano, ripristinare la linea ferroviaria per Cremona e idealmente per Brescia, potenziare i collegamenti con Torino e Genova ad oggi molto deficitari.

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