No al Green Pass, il medico Maurizio Botti è stato tra i relatori della manifestazione che si è svolta sabato 23 ottobre a Piacenza sul Pubblico Passeggio.
Da un punto di vista medico, l’utilità del Green Pass è scarsa e ci sono due considerazioni da fare – spiega il Dottor Botti. La prima è che i vaccinati possono contrarre e trasmettere l’infezione da Covid. Quindi viene meno quell’aspetto di condivisione sociale che avrebbe la certificazione. Il secondo aspetto, secondo me anche più grave, è che ormai tutti gli scienziati sono concordi nell’ammettere che la copertura vaccinale media dura da 3 a 6 mesi al massimo, mentre il Green Pass dura un anno”.
“In pratica una persona si va a vaccinare con le due dosi – prosegue il Medico Chirurgo – ottiene la certificazione che vale per un anno, ma in realtà dopo 6 mesi ritorna a essere esattamente come i non vaccinati perché l’efficacia del vaccino viene meno. Quindi quei mesi successi ha in tasca in sorta questa licenza a contagiare. Quello che noi diciamo è che anche i vaccinati allora, se le cose stanno così, dovrebbero avere il Green Pass. Invece non è così. Perché ormai, per ammissione dello stesso Governo e dei virologi che vediamo in televisione la certificazione è stata utilizzata come strumento per convincere la popolazione a vaccinarsi. Detto questo, da un punto di vista scientifico il significato del Green Pass è veramente molto scarso”.
Green Pass, il medico Maurizio Botti: AUDIO INTERVISTA
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