Green Pass obbligatorio, Sara Soresi (FdI): Non è una misura sanitaria ma politica. Ho pensato anche alle dimissioni, ma non l’ho fatto per rispetto di chi mi ha votato”. Non è d’accordo con le politiche sanitarie decise dal Governo il Consigliere Comunale a Piacenza di Fratelli d’Italia intervenuta a Radio Sound.
“Il Green Pass obbligatorio in ogni posto di lavoro non è una misura in grado di contenere i contagi – spiega Soresi – non trovo sia una soluzione giusta per i lavoratori, per entrare in Consiglio Comunale o per andare al ristorante. Considerato il disaccordo con le scelte del Governo in tema di sanità ho pensato anche alle dimissioni. In particolare perché non trovo razionale dover presentare un certificato per accedere ad esempio al Consiglio Comunale, tra l’altro un luogo istituzionale. E’ una situazione francamente che trovo umiliante. Poi però ho pensato di non dimettermi per rispetto di chi mi ha votato e per i cittadini in generale”.
C’era una strada alternativa al Green Pass?
“Avrei intensificato l’utilizzo dei tamponi rapidi, l’ho proposto anche per poter accedere al Consiglio Comunale. Tamponi però che avrebbero dovuto fare tutti, vaccinati e non vaccinati perché se vogliamo veramente contenere questo virus questa sarebbe una risposta adeguata”.
Il Green Pass viene visto come una discriminazione?
“ A mio avviso assolutamente si”.
Non condividendo le scelte del governo in materia sanitaria, l’assessore Maria Cristina Castagnetti si è dimessa dal suo incarico a Carpaneto
“Le ho fatto i complimenti dicendole che la capisco. E’ stata coraggiosa”.
Green Pass obbligatorio, Sara Soresi (FdI)
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