La campagna di sensibilizzazione “Se hai bevuto non guidare”, Simona Tosi: “Cerchiamo di guardare oltre il dolore per veicolare un messaggio importante per tutti”. Lo spiega la sorella di Sonia scomparsa tragicamente assieme al suo fidanzato, Daniele Zanrei, 30 anni, nel tragico incidente del primo agosto scorso. La vespa su cui la coppia viaggiava è stata tamponata da una vettura condotta da un 23enne piacentino, risultato positivo all’alcoltest con un livello di alcol nel sangue sei volte oltre il limite consentito per chi si mette al volante.
L’idea è partita dalle due famiglie, da un bisogno di dare un senso, se mai si può dare, a quello che è accaduto. Una campagna per noi molto importante affettivamente e per le altre persone per sensibilizzare a certe tematiche.
Guardate al futuro, nonostante il grande dolore, pensando anche agli altri
Sì. Abbiamo sentito il bisogno di farlo e stiamo cercando di guardare al di là del dolore e magari della rabbia che situazioni di questo tipo possono suscitare. Stiamo cercando di dare un significato utile.
Anche Eros Ramazzotti si è unito al messaggio
Ci ha fatto un piacere immenso perché ha molto seguito sui social e speriamo possa passare questo messaggio di attenzione, di cura e responsabilità.
La campagna è rivolta soprattutto ai più giovani?
Sono rimasta meravigliata dell’interesse dell’attenzione sul tema dei coetanei di Sonia e Daniele. Sono certa che se in futuro si parlerà di più e meglio di questo argomento (non bere prima di mettersi alla guida) ci sarà un incremento di questa consapevolezza che serve ai giovani ma anche ai meno giovani.
La campagna “Se hai bevuto non guidare”, Simona Tosi: AUDIO intervista
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