Ritorna dal 21 al 28 agosto Concorto Film Festival 2021, il concorso internazionale di cortometraggi, che si terrà come di consuetudine a Pontenure, in provincia di Piacenza, nella tradizionale cornice di Parco Raggio e a Piacenza, presso XNL e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi.
Sono 48 i film in selezione, fra cui 31 prime italiane, provenienti da 29 diversi Paesi, selezionati per partecipare al Festival e che si contenderanno il prestigioso Asino d’Oro, il premio per il miglior film che verrà assegnato da una giuria internazionale composta da personalità di spicco del mondo dell’audiovisivo europeo: i MASBEDO, duo artistico contemporaneo italiano, Jacqueline Lentzou, regista greca vincitrice del secondo premio a Concorto 2020, Niels Putman, coordinatore della Short Film Conference, Rimante Daugelaite, direttrice di Lithuanian Shorts e del Vilnius Short Film Festival e Pawel Wieszczecinski, fondatore della piattaforma streaming Kinoscope.
Concorto Film Festival 2021
Il cinema sarà protagonista assoluto della settimana concortiana dove, oltre a quelli in concorso, sarà possibile vedere film all’interno di focus tematici che nel corso degli anni hanno contribuito a rafforzare l’identità del Festival e la sua visione internazionale, ampliando gli orizzonti cinematografici del pubblico, introducendolo a filmografie estere. Per questa edizione come Focus geografico si è scelto la FINLANDIA. A completare l’offerta, le nuove rassegne (che presentiamo nelle schede successive) GUILTY PLEASURES, AFTER BABEL, BACK TO BLACK, oltre a SUPERNATURE dedicato alla relazione uomo-natura, DEEP NIGHT, lo spazio dedicato al mondo dell’horror e del fantastico proiettato all’interno della suggestiva Serra del Parco Raggio, e UBIK, dove trovano spazio le opere dal linguaggio più innovativo e sperimentale. Inoltre ci saranno omaggi ai vent’anni di Festival con una selezione di cortometraggi cult di Concorto, FOREVER YOUNG e una rassegna dedicata ai cortometraggi finalisti dell’EFA – European Film Awards, oltre che i cortometraggi del premio ShortER con i migliori film provenienti dalle produzioni dell’Emilia Romagna.
Confermato il seminario residenziale di critica e linguaggio cinematografico tenuto dal direttore di Film TV Giulio Sangiorgio rivolto alla Giuria Giovani per giovani aspiranti critici tra i 18 e i 26 anni.
Infine, come da tradizione, grande spazio alla musica con la sonorizzazione live dei musicisti del collettivo
Effetto Brama in collaborazione con Home Movies – Archivio nazionale dei film di famiglia con la musicazione dal vivo di The Shape Things To Come, oltre che i live di Gianpace e Bea Zanin nello spazio Boschetto del Dopofestival
Concorto Film Festival 2021
Tantissimi nomi prestigiosi in questa ventesima edizione di Concorto Film Festival, che porta a Piacenza cortometraggi pluripremiati dai maggiori festival internazionali (Cannes, Venezia, Sundance, Locarno, Berlino) e numerose prime italiane anche quest’anno (31).
La selezione finale a cura della direzione artistica di Simone Bardoni e Claudia Praolini, ha scelto da oltre 3000 film e portato in concorso 48 film provenienti da 29 diversi paesi. 31 film facenti parte del concorso verranno mostrati per la prima volta al pubblico italiano del festival come Prima Italiana. Film eterogenei, che raccontano visioni diverse dal mondo e dalla nostra realtà contemporanea tra fiction, animazione, documentari e film dai linguaggi più innovativi.
La selezione finale vedrà una grande partecipazione di registe in concorso, infatti nella rosa finale di 23 su 48 film sono diretti da donne.
Tra i titoli in concorso nella competizione ufficiale sarà presentato in Prima Italiana il vincitore del Sundance Film Festival 2021 Lizard di Akinola Davies, come anche l’ultimo vincitore di Orizzonti Shorts alla Mostra del cinema di Venezia, Entre tu y Milagros di Mariana Saffon. Tra i film della selezione sono anche da ricordare: I Am Afraid To Forget Your Face di Sameh Alaa, Palma D’Oro al Festival di Cannes 2020 e i tra gli italiani The Nightwalk di Adriano Valerio, documentario ambientato in Cina all’inizio della pandemia, oltre che Who, What and When?, il nuovo film di Francesco Vecchi, regista di animazione di Parma, già ospite a Concorto e Sogni al campo, animazione italiana di Mara Cerri e Magda Guidi, in concorso all’ultima sezione Orizzonti della Mostra nel cinema di Venezia. Numerosa è anche la partecipazione dall’ultimo festival di Cannes con titoli anteprima italiana a Concorto, oltre che da ricordare la presenza in concorso sempre in Prima Italiana di Sestre di Katarina Resek, film vincitore dell’ultimo Festival di Clermont-Ferrand, il più importante evento di cortometraggi mondiale.
La storia di Concorto Film Festival
Concorto Film Festival nasce nel 2002 e nel corso degli anni è divenuto un punto di riferimento italiano nel mondo del cortometraggio. Ogni anno, alla fine di agosto, nella splendida cornice di Parco Raggio a Pontenure, i cortometraggi facenti parte della selezione finale vengono proiettati alla presenza dei loro autori e una giuria di professionisti del settore decreta il vincitore del primo premio, l’Asino d’Oro.
Organizzato dall’Associazione Concorto, oggi il Festival riceve più di 3000 corti ogni anno e richiama giovani film- maker da tutto il mondo al loro debutto dietro la macchina da presa e importanti produzioni internazionali.
Concorto, inoltre, fa parte da qualche anno della delegazione italiana al più prestigioso festival mondiale di cortometraggi (Clermont-Ferrand), oltre che della Short Film Conference, l’organismo che raggruppa i principali festival di cortometraggi del mondo, e collabora con numerosi festival internazionali (tra cui l’Internationale Kurzfilm Festival di Amburgo, Encounters di Bristol, Short Waves di Poznan, Tampere Film Festival e Interfilm Berlin; ha prodotto due cortometraggi, organizza laboratori cinematografici e fotografici per le scuole superiori, oltre a rassegne e masterclass presso Greenhouse Cinema a Piacenza.
Tra i registi passati in concorso negli anni: Denis Villeneuve, Werner Herzog, Ruben Östlund, Pippo Delbono, Ben Rivers, Jens Assur, Jean-Gabriel Périot, Laura Bispuri, Gabriele Mainetti, Antonio Piazza e Fabio Grassadonia.
Hanno fatto parte delle giurie, tra gli altri: Daniele Ciprì, Jacopo Benassi, Filippo Mazzarella, Pier Maria Bocchi, Luca Malavasi, DEM, Anita Kravos, Giuseppe Sansonna, Lidiya Liberman, Teho Teardo, Monika Bulaj, Tano D’Amico, Konstantina Kotzamani, Giulio Sangiorgio, Christos Massalas.
I FOCUS E LE RASSEGNE
Dal 2009, parallelamente al concorso principale, abbiamo deciso di cogliere la sfida e dedicare una sezione speciale del festival a un particolare Paese con lo scopo di far luce su prospettive nuove e insolite, indissolubilmente legate al contesto culturale e sociopolitico del paese in questione. Sono nati così i focus su Polonia, Israele, Québec, Corea, Svezia, Belgio, Iran, Grecia, Cuba, Argentina e Romania, Africa, Giappone, Portogallo e Russia, Lituania e Irlanda.
Quest’anno torniamo in Scandinavia presentando film della cinematografia finlandese.
FOCUS FINLANDIA
A cura di Chiara Ghidelli e Emma Baruffaldi
La Finlandia, paese scandinavo decisamente differente dagli altri dell’area, con una popolazione numericamente inferiore, non è solo boschi e laghi. Ogni tanto, a distanza di chilometri gli uni dagli altri, fatto salvo per la regione della capitale dove sono tutti vicini, troviamo nuclei di finlandesi. E lì nasce la magia. Esemplari speciali come Aki Kaurismäki e suo fratello Mika ci hanno regalato alcuni dei ritratti più spiazzanti, drammatici e al contempo comici dell’animo umano. Eppure l’attenzione al paesaggio è una costante sempre presente sia nella letteratura che in tutte le forme d’arte prodotte. Anche la tematica dell’identità nazionale, divisa tra secoli di dominazione svedese e russa in epoca contemporanea, è vista spesso attraverso il cinema ambientandolo in scenari di guerra. Il cinema finlandese oggi si destreggia su molti generi e vede un costante apporto di nuovi registi grazie a solide istituzioni come Suomen elokuvasäätiö (Fondazione del cinema finlandese), nata nel 1969 per fronteggiare una grave crisi del settore, e una distribuzione nazionale come la Finnkino Oy nata nell’86 dall’unione di 34 compagnie attive nel settore cinematografico. Ne è prova il fatto che almeno un cortometraggio finlandese è presente in selezione ad ogni edizione del festival e nei principali festival di cortometraggi. Dal punto di vista del lungometraggio, registi come Jukka-Pekka Valkeapää con Koirat eivät käytä housuja (Dogs don’t wear pants), presentato al Directors’ Fortnight a Cannes nel 2019, o Hannaleena Hauru con Fucking with nobody, promosso e presentato alla Biennale di Cinema 2020, hanno rilevanza internazionale. Quest’anno la scelta è ricaduta sul paese scandinavo anche per consolidare i rapporti con l’importante Tampere Film Festival. Questo focus ci dà appunto l’occasione di collaborare con loro e la Finnish Film Foundation, ai quali verrà dedicato uno slot di proiezioni.
DEEP NIGHT
A cura di Rael Montecucco
Per il sesto anno consecutivo Concorto Film Festival presenterà all’interno del suo programma la sezione DeepNight, dedicata al cinema di genere più bizzarro. Partito nel 2016 come contenitore di cortometraggi horror e thriller, nel corso degli anni Deep Night si è aperto sempre di più al genere fantastico, spaziando da commedie surreali e grottesche a folli animazioni, mantenendo sempre intatta la voglia di stupire lo spettatore. Deep Night si potrebbe definire come la rassegna “di Mezzanotte” per eccellenza, avendo come fine quello di ricreare quel mix di divertimento, shock e stupore tipico delle proiezioni dei midnightmoviesnewyorkesi degli anni ‘70. I tre appuntamenti con Deep Night si terranno presso la Serra di Parco Raggio e anche quest’anno non mancheranno incontri e interviste con autori italiani e internazionali. Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del cinema horror e del cinema fuori dagli schemi, una proposta che si appresta a diventare anche nel 2021 come uno dei momenti più divertenti di Concorto Film Festival.
BACK TO BLACK
a cura di Vanessa Mangiavacca
Back to Black nasce con l’intenzione di esplorare le forme della cinematografia afrodiscendente contemporanea – con uno sguardo specifico sulla realtà americana – attraverso le tematiche emerse dalle proteste del movimento Black Lives Matter. Se all’interno di altri contesti artistici in particolare musicale è facile parlare di black culture riconoscendone i percorsi e l’industria di riferimento, a livello cinematografico le opere dei filmmakers afrodiscendenti trovano ancora una difficile collocazione, quasi diasporica, proprio per il loro carattere ibrido, innovativo e rivoluzionario. Cultura e politica divengono estremamente interconnesse e ne sono prova la (ri)scoperta in maniera massiccia di una cinematografia nera fino ad oggi poco conosciuta, differente e lontana dalla narrazioni stereotipate o vittimistiche a cui eravamo e ci hanno abituati. Questo insieme di ragioni ci ha portato alla definizione del focus Back to Black, il cui titolo esprime la volontà di tornare a riflettere non solo sulle problematiche razziali e identitarie che interessano la società odierna, ma anche sulle possibili forme espressive visive del futuro. A tal proposito è proprio alla corrente afrofuturista che quest* artist* attingono, servendosi di tutte le possibilità concesse dal mezzo cinematografico, mixando i generi e osando senza timore. Emerge così la ricerca e la definizione di un linguaggio personale, libero, caratterizzato da una nuova estetica capace di scomporre e reimmaginare il presente.
UBIK
A cura di Claudia Praolini
Ubik è una sezione non competitiva del festival in cui trovano spazio le opere dal linguaggio più innovativo. La ricerca di cortometraggi che sperimentano nuove strade di espressione è una prassi che sta alla base della valutazione e della selezione di tutti i film presenti a Concorto, ma con i corti presenti in UBIK ci si è spinti in territori ancora meno esplorati, dove il confine tra cinema e video arte si fa sempre più labile. È un cinema che parla di sé medesimo, un cinema che rivolge l’occhio verso sé stesso, rivelando senza pudore i meccanismi alla base della registrazione visiva, un cinema che, consapevole delle proprie strutture e del proprio specifico linguaggio, decide di “scoprire l’inganno” ma proprio questa procedura fa sì che lo “svelare” renda la visione opaca, come se il meta-cinema fosse una lente che funziona al contrario, in grado di offuscare gli strati infiniti di cui è composta la realtà e l’esperienza della visione.
AFTER BABEL
a cura di Isabella Carini e Virginia Carolfi
Il linguaggio è una delle più straordinarie caratteristiche umane. Da sempre esso ci affascina per la capacità che le parole hanno di racchiudere in sé immagini e significati enormi, culture e universi interi. Da sempre ci affascina anche la mutevolezza del linguaggio umano: la varietà di lingue e dialetti parlate nel mondo e le barriere che questa varietà pone ci ricordano il delicato compito dei traduttori, costruttori di ponti tra una lingua e l’altra, e ci portano a domandarci perché esistano così tante lingue. Una risposta affascinante viene dal mito della Torre di Babele, che narra di un tempo in cui gli uomini parlavano una sola lingua e, forti del potere collettivo di questa lingua comune che permetteva a tutti di comunicare con tutti, poterono unire gli sforzi e costruire una torre talmente alta da sfiorare il paradiso, suscitando in Dio timore e rabbia. Fu dunque Dio a punire gli uomini per la loro audacia, privandoli della loro lingua comune e dando loro migliaia di lingue diverse. Il titolo di questo focus dedicato al linguaggio umano nella sua mutevolezza è After Babel, in omaggio al mito e all’opera di George Steiner, dalla quale emerge un’altra affascinante ipotesi: che la diversità linguistica sia una volontà umana, nata dal profondo desiderio umano di segretezza e territorialità. Ed è proprio sull’aspetto umano del linguaggio e delle lingue che questi cortometraggi ci fanno riflettere. Come Denis Villeneuve sembra dirci in Arrival (2016), il linguaggio influenza ogni aspetto della nostra vita, mentale e fisica, forse anche la nostra percezione. Questo è il fil rouge dei film che abbiamo selezionato, declinato nella solitudine che nasce dalle barriere linguistiche, nelle lingue dimenticate o da salvare, nei lessici familiari, negli aspetti cognitivi del linguaggio, nei risvolti più insoliti o grotteschi e, infine, negli effetti che le lingue che abitiamo hanno sulla nostra stessa identità.
SUPERNATURE
A cura di Claudia Praolini
Attraverso i focus tematici, il Festival si propone di indagare di volta in volta fenomeni ed aspetti della realtà attuale che rappresentano lo specchio dei desideri e delle contraddizioni che insieme formano la complessità della natura umana. All’interno di questa direttrice non poteva mancare quest’anno una ricerca sulla relazione tra l’uomo e la natura attraverso la proposta di una serie di cortometraggi che analizzino questa relazione articolata, anche considerando che oggi l’aspetto primario di questo rapporto si condensa sull’utilizzo sfrenato delle risorse e sulla rottura di un equilibrio globale di cui si registrano i pesanti effetti già da molti anni.Il pianeta è in pericolo a causa delle modifiche apportate dall’uomo, che ormai ha modificato il 77% delle terre emerse, spesso smembrando la natura per fare spazio a complessi residenziali, industriali o commerciali, ma anche per fare spazio ad allevamenti di bestiame e attività agricole. Solo il 23% dei territori mondiali sono ancora integri, ed a preoccupare gli esperti è il trend in crescita esponenziale: dal 1990 ad oggi l’uomo ha devastato 3,3 milioni di kmq di territorio. Il territorio mondiale etichettato come “wilderness” – definizione di “natura selvaggia” – ovvero quelle aree dove attualmente non si registrano attività umane invasive, agricoltura compresa, sono in costante diminuzione, ormai rappresentano solo il 23% del pianeta.
GUILTY PLEASURES
a cura di Margherita Fontana
Il focus s’intitola come l’espressione inglese che descrive le cose che amiamo fare ma di cui sotto sotto ci vergogniamo. Tra questi piaceri inconfessabili ci sono ovviamente anche alcuni film che ci piace guardare, preferibilmente da soli, al riparo dal giudizio critico altrui. Sebbene possiamo essere riluttanti nel rivelarli, spesso tra questi titoli si trovano opere di straordinario valore autobiografico e affettivo. Anche il cinefilo più appassionato, che fa della storia del cinema e del buongusto il suo baluardo, avrà senz’altro una lista nascosta di “guilty pleasures”, per lo meno ricercati. Per certi versi, questa ambiguità tra l’imbarazzo e l’affetto è comune anche ad un’altra categoria di film, quella del cinema erotico. Qui, parlare di qualità si fa difficile, proprio perché il cinema erotico, anche non pornografico, nasce con una precisa intenzione, quella di eccitare la nostra immaginazione ed i nostri sensi, portandoci in territori della mente dove l’obiettività non trova luogo. Ma non è forse questa una caratteristica del sesso di per sé, quella di trasportare ciascuno di noi alla scoperta di zone di se stessi che sarebbero altrimenti rimaste inesplorate? L’obiettivo del focus dunque è quello di mettere a punto una piccola rassegna di opere brevi di natura erotica che esplorino il sesso fuori dalle convenzioni moderne e patriarcali e che lo vedano come uno strumento di scopertà di sé, autoaffermazione e, perché no, rivoluzione. Nella speranza che i Guilty Pleasures si affranchino definitivamente dalla vergogna e dal senso di colpa, per essere fieramente urlati ai quattro venti, proprio come una dichiarazione politica.
ShortER
ShortER – Emilia Romagna Film Festival Net è un network di operatori culturali, impegnati nella promozione cinematografica ed audiovisiva della Regione Emilia-Romagna. Nelle intenzioni dei festival fondatori (Concorto Film Festival, Reggio Film Festival, Ravenna Nightmare Film Fest, Sedicicorto Forlì International Film Festival e YoungAbout Film Festival), ShortER guarda alla prolifica produzione di cortometraggi in Regione per promuovere le opere, gli autori e le produzioni regionali, senza preclusione di genere, categoria o formato.
Al momento il network è composto dai seguenti festival: Amarcort (Rimini); Animare Cartoon Film Festival (Forlì); Ce l’ho Corto (Bologna); Concorto (Pontenure, PC); Iranfest (Forlì); Malatesta (Cesena, FC); Mente Locale (Valsamoggia, BO); Nightmare (Ravenna); Not Film Fest (Santarcangelo, RN); Porretta Cinema (Porretta Terme, BO); Reggio Film Festival (Reggio Emilia); Sedicicorto (Forlì, FC); Young About (Bologna); Visioni Fantastiche (Ravenna); Visioni Italiane (Bologna).
GoldER Short
GoldER Short è un riconoscimento che verrà assegnato da ShortER ai 5 migliori cortometraggi dell’Emilia Romagna prodotti nell’anno 2020. I membri del network hanno preso in considerazione tutti i corti prodotti da autori residenti in Emilia-Romagna, o di origine emiliano-romagnola e selezionato una rosa di 37 titoli. Successivamente, sono stati nominati cinque corti, vincitori del premio GoldER. La cinquina di corti vincitori, che verranno proiettati durante Concorto Film Festival, è la seguente:
Ape Regina | Nicola Sorcinelli | 13′
Gas Station | Olga Torrico | 9’42”
Giusto il tempo per una sigaretta | Valentina Casadei | 15′
La città delle cose dimenticate | Francesco Filippi, Massimiliano Frezzato | 17’30”
Zombie | Giorgio Diritti | 13’34”
Altre rassegne saranno dedicate al ventennale di Concorto con FOREVER YOUNG, che raccoglierà cortometraggi di culto dei vent’anni del festival, e EFA SHORTS sarà composta da una selezione dei migliori corti finalisti agli European Film Awards, l’Academy europea, mentre per il focus DEEP NIGHT quest’anno ci sarà una collaborazione con il festival di cinema horror e fantastico spagnolo Terror Molins attraverso una proiezione di cortometraggi provenienti dalle loro selezioni.
LOCANDINA 2021 E MOSTRA DI ILLUSTRAZIONI
CARAVANSERRAGLIO
Bestie, bestiacce e bestioline di Camilla Falsini
Curata da Virginia Carolfi e Davide Giacobbi
22-28 agosto 2021
Serra cinematografica di Parco Raggio, Pontenure
Piacenza
Ingresso gratuito
Inaugurazione: domenica 22 agosto, ore 23
Orari: dal 22 al 28 agosto, dalle 21 alle 00:30
Dal 22 al 28 agosto Concorto Film Festival è felice di ospitare la mostra personale di Camilla Falsini, artista e illustratrice, autrice della locandina 2021 del festival.
Nel Medioevo i sovrani più potenti, come Federico II (lo stupor mundi), erano soliti – in caso di trasferta – spostarsi accompagnati da un circo su ruote composto da animali straordinari e rarissimi: cammelli, falconi, leoni, pantere, elefanti, orsi etc… componevano il personale serraglio reale e dovevano essere ospitati, sfamati e accuditi in tutti i luoghi toccati nel viaggio del sovrano.
Questa usanza, che a noi può sembrare quantomeno eccentrica, aveva invece due scopi pratici molto ben definiti: il serraglio serviva prima di tutto a mostrare la potenza del re. Più si era potenti e più bestie si possedevano, bestie che rieccheggiavano il valore del monarca (il leone ne rappresentava la forza, il falcone la ricchezza, il cammello la fede etc…). Inoltre, il serraglio rassicurava il potente, era come se si spostasse sempre con un pezzettino di patria, una sicurezza che lo rendeva pronto ad affrontare di petto le inevitabili discussioni diplomatiche che lo attendevano.
Mutatis mutandis, è soprattutto al secondo significato a cui abbiamo pensato quando abbiamo deciso di allestire CARAVANSERRAGLIO. Perché in questi tempi difficili e incerti, le bestiacce e bestioline di Camilla Falsini, con i loro colori accesi, le figure ieratiche e sornione, le forme giocose e quasi primitive, ci danno molta luce e conforto, alleggerendo il confronto con una realtà a volte troppo complessa e pesante.
Nelle parole di Falsini: “Io credo che la leggerezza (la “sottrazione di peso”, come scriveva Calvino nelle Lezioni Americane) sia “un valore e non un difetto”, tanto più in questo periodo così particolare, e che non vada mai confusa con la superficialità.
Sempre per citare Calvino, è proprio un eroe leggero, coi suoi sandali alati, Perseo, che può sconfiggere la Gorgone Medusa, che al contrario di lui, rende tutto pietra, e dal cui sangue nasce “un cavallo alato, Pegaso; la pesantezza della pietra può essere rovesciata dal suo contrario.” L’arte (visiva, letteraria etc.), che ci fa osservare il mondo senza esserne sopraffatti, ci salva dal diventare di pietra.”
Appuntamento quindi nella serra di Parco Raggio, luogo di vetro e acciaio sottilissimo, connubio di leggerezza e slancio architettonico in cui le immagini di Falsini saranno ancor più valorizzate dall’allestimento e dalle luci di Davide Giacobbi, scenografo teatrale ed exterior designer.
CAMILLA FALSINI
Camilla Falsini è nata a Roma, dove vive e lavora.
Il suo lavoro è caratterizzato da linee nette, forme stilizzate e minimali e colori forti e va dall’illustrazione editoriale alle grandi pitture murali, da oggetti di design a libri.
Dopo studi classici e il diploma in illustrazione presso lo IED di Roma, ha iniziato a lavorare come illustratrice collaborando con agenzie, case editrici italiane e straniere (EL, Erikson Edizioni, Rizzoli, Salani, Victionary/Honk Kong, Amaterra/Francia, QED/Regno Unito), aziende (Europe Assistance, Gabs, Miho, RCS, Rai, ILIAD, Michelin, Nike, Adidas/NSS Magazine, Lavazza e altre) quotidiani e riviste (Interni, Corriere della Sera, Rolling Stones Magazine, IoDonna).
Nel 2019 ha realizzato un grande progetto in collaborazione con miart Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano e Fidenza Village, reinterpretando il tema LOVE e creando delle immagini che sono poi diventate grandi installazioni murali, una grande scultura a Fidenza Village e Milano, una campagna di affissioni nella metro di Milano e una serie di foulard d’autore.
Tra il 2016 e il 2019 ha pubblicato tre libri illustrati: “100 CHEVALIERS”, “ZOOM: The biggest circle ever”, “5 WILD SHAPES”, uscito in 6 lingue: inglese, francese, spagnolo, catalano, olandese e italiano.
Ha preso parte a molte mostre collettive (tra cui una alla Triennale di Milano, due al MACRO di Roma, una al MADRE di Napoli) e tra il 2015 e il 2019 ha esposto in cinque mostre personali a Ravenna, Firenze, Monza, Bologna e a Milano.
Le sue opere murali in esterno si trovano a Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Padova, Bormio, Brescia, Monza, Ravenna, Bologna, Viterbo, in Toscana, in Molise, nelle Marche, in Basilicata. Ha realizzato pitture murali anche in ambienti interni, come ad esempio un’intera stanza del Madama Hostel di Milano, all’interno delle sedi ILIAD a Roma e Milano ma anche per associazioni, librerie o all’interno di scuole e ludoteche.
Cura e allestimento mostra: Virginia Carolfi e Davide Giacobbi
MUSICA
SONORIZZAZIONE DEL FILM “The shape of things to come” a cura di Effetto Brama in collaborazione con Home Movies.
Venerdì 28 agosto
Parco Raggio di Pontenure (PC)
The shape of things to come
USA, 1965-1970 ca – 8mm/Super8 – 40′
Sobborghi di New York, metà anni ‘60. Rob Niosi e i suoi amici non sono neppure adolescenti quando iniziano a filmare per gioco con le cineprese casalinghe rubate in famiglia, sperimentando a più non posso i generi cinematografici – l’horror, lo splatter, la fantascienza – le tecniche di animazione, trucchi, riprese dal basso ed effetti speciali. The Shapes of things to come è una selezione d’archivio di filmati amatoriali realizzata da Home Movies e sonorizzata dal vivo dall’ensemble Effetto Brama in occasione di Archivio Aperto 2020. Al suo interno rientrano estratti di pellicole incompiute realizzate da quel gruppo di ragazzi sperimentatori, recuperate quasi per caso durante un viaggio a New York, e anche due perle integrali: The History of the American Negro, la storia dei neri dallo schiavismo a Malcolm X ed Empire, un girato irriverente e ribelle nei confronti di un simbolo del potere americano.
Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna nasce nel 2002 con l’obiettivo di salvare e trasmettere un patrimonio audiovisivo nascosto e inaccessibile attraverso le attività di restauro, digitalizzazione, conservazione, ricerca e valorizzazione. L’archivio conta ad oggi più di 30.000 elementi in piccolo formato – 9,5mm, 16mm, 8mm, Super8 – tra pellicole di film privati, d’impresa e d’artista realizzate tra gli anni Venti e Ottanta del Novecento. Con lo scopo di rendere questi materiali accessibili a tutti, nel 2020 Home Movies crea Memoryscapes / Il cinema privato online (www.memoryscapes.it) la prima piattaforma digitale dedicata alla riscoperta del cinema privato italiano. Dal 2008 porta avanti Archivio Aperto, la rassegna annuale dedicata alla riscoperta del patrimonio cinematografico amatoriale e sperimentale, nazionale e internazionale.
Effetto Brama è un ottetto di giovani musicisti emiliano-romagnoli che opera nell’ambito della sonorizzazione dal vivo e della sintesi tra linguaggi multimediali e nuova musica. L’ensemble nasce nel 2020 grazie al progetto Soundtracks, curato da Corrado Nuccini, producendo dal vivo “Anemic Cinema”, raccolta di cortometraggi d’avanguardia, con Enrico Gabrielli e “Metropolis” di Fritz Lang, con Stefano Pilia. Il collettivo collabora con l’associazione Home Movies sonorizzando “Il Gesto delle Donne” e “The Shape of Things to Come” in occasione del Festival Archivio Aperto 2020 e “Memoryscapes. Viaggio in Italia” per SixToSix 2021.
GIANPACE
Giovedì 27 agosto
Parco Raggio di Pontenure (PC)
Da due anni a questa parte Giulio Fonseca, produttore musicale già noto come Go Dugong, ha deciso di approfondire il cosiddetto “Rinascimento Psichedelico”, intensificando la sua ricerca in merito cercando di comprendere ancora di più la natura della psichedelia.
“L’esperienza si è riflessa su tutta la mia vita e quindi anche sulla musica che ho sentito di dover di comporre. Questo album che state ascoltando è stato realizzato di getto, composto quasi in simbiosi con quelle molecole che hanno guidato il tutto, udito, mani e successioni armoniche. Ho scelto di non firmarlo col mio stage name storico Go Dugong sia perché troppo legato a un certo tipo di ricerca, sia perché non sentivo l’esigenza di mettere una firma vera e propria. “Gianpace” è il nome del progetto e il progetto non è nient’altro che questo album Sono molto grato a chi sta dedicando la propria vita a queste tematiche e credo che sia un diritto dell’essere umano la libertà di sperimentare altri stati di coscienza, pratica storicamente riconosciuta da più del 90% delle culture del mondo”.
Nel disco sono presenti le collaborazioni con MACE e con Francesco Cucchi (Blu Ritual e FR4NCESCO).
Il risultato di Gianpace è una musica ipnotica, meditativa, emozionale, per certi versi curativa, la cui struttura è fortemente ispirata a visioni e variazioni percettive dell’esperienza. Un viaggio unico, diviso in dieci movimenti, che oscilla tra ambient, psichedelia, library e cosmic music
BEA ZANIN e DAVIDE VIZIO
Domenica 22 agosto
Parco Raggio di Pontenure (PC)
Concerto per violoncello ed elettronica della polistrumentista e cantate torinese Beatrice Zanin, accompagnata per le basi elettroniche da Davide Vizio.
Musicista polimorfa, Bea Zanin comincia il suo percorso con lo studio classico del violoncello, approdando successivamente all’esplorazione della scena indie, per poi dedicarsi alla produzione di musica elettronica e alla scrittura di musica per il teatro.
Dal 2011 al 2018 in veste di violoncellista pop, affianca numerosi cantautori (Celona, Morino, Spaccamonti, Bianco, Mao, Jaselli, Dellera) sui palchi italiani e nelle loro esibizioni televisive e radiofoniche. Il violoncello viene proposto sia nelle sue sonorità naturali sia nella sua trasfigurazione rock: il suono viene processato con effetti tradizionalmente riservati alla chitarra elettrica. Parallelamente l’artista si dedica allo studio e alla produzione di musica elettronica. Nel 2016 pubblica il suo disco d’esordio “A Torino come va” (Libellula/Audioglobe) che le frutterà un’intensa attività live e segnalazioni sui più importanti magazine cartacei nazionali (Rolling Stone, Rumore, D-La Repubblica delle donne…).
Dal 2018 esplora altri ambiti, collaborando con il Museo Nazionale della Scienza di Milano, per il quale rielabora alcuni brani settecenteschi in chiave elettronica, e partecipando come ospite al programma televisivo RAI “Nessun Dorma” condotto da Massimo Bernardini.
Il crescente interesse per la musica elettronica influenza la sua produzione artistica conducendola a sonorità vicine alla house-music. Questo filone espressivo si concretizza con la produzione di un EP con uscita prevista per l’autunno del 2021 per Salgari Records.
Dalla primavera del 2019 è collaboratrice musicale stabile della regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi (co-founder di Superbudda) della Compagnia Blucinque di Torino. La ricerca che sta conducendo si concentra prevalentemente sull’uso sincretico di violoncello, manipolazione elettronica e soundesign. Il primo risultato di questo studio, il brano “Vertigine di Giulietta”, reinterpretazione di alcune musiche di Sergej Prokofiev, è stato trasmesso dal critico musicale Sandro Cappelletto su Radio 3.
Davide Vizio
Migra è il nuovo progetto solista di Davide Vizio, fondatore dell’etichetta Salgari Records, e produttore di Nina Simmons & Voz De La Frontera. Migra è un viaggio attraverso culture musicali, un percorso di ascolto che guida verso luoghi e tempi lontani.
Progetti di Concorto Film Festival 2021
Concorto Ecosostenibile
L’obiettivo green di Concorto è la progressiva eliminazione della plastica all’interno del festival per arrivare a un evento plastic-free. Il percorso, già intrapreso negli anni precedenti, quest’anno fa un importante salto in avanti, soprattutto grazie a quattro aziende partner dell’evento.
L’azienda piacentina Decalacque ha fornito al festival un punto di distribuzione acqua potabile presso Parco Raggio, elemento che ci permette di eliminare la vendita di bottigliette d’acqua e promuovere l’uso di borracce; l’azienda infatti si è occupata anche di realizzare borracce in acciaio personalizzate con il logo di Concorto che verranno vendute come gadget durante l’evento.
Fonte Plose ha sposato la missione concortiana fornendoci come sponsorizzazione in kind bibite e bevande in bottiglie di vetro, fattore che, unito ai materiali biodegradabili che scegliamo per l’aspetto food del festival e che ci vengono offerti da COOP (piatti, bicchieri, posate, tovaglioli, cannucce) rendono la presenza della plastica quasi del tutto assente.
Infine, il riciclo è possibile grazie ai contenitori per la raccolta differenziata distribuiti da IREN all’interno di Parco Raggio.
Crediamo che la crescita di un festival si misuri anche attraverso questi dettagli fondamentali e sosteniamo l’impegno della Regione Emilia Romagna nel diffondere i principi dell’economia circolare per trasformare i rifiuti in risorse e promuovere il riuso e il riciclo.
[SEEING VOICES]
Un progetto di apertura alla cultura sorda
a cura di Isabella Carini e Chiara Granata
Concorto, festival internazionale di cortometraggi che si tiene ogni anno a Pontenure e a Piacenza, compie 20 anni e si arricchisce di eventi, retrospettive e nuovi progetti per festeggiare con il pubblico questo doppio decennio di cinema corto e indipendente.
Tra i progetti, un’importante novità: un progetto pilota per l’apertura di Concorto Film Festival al pubblico sordo. Il festival sarà accessibile grazie alla presenza di interpreti LIS, staff segnante e sottotitoli specifici.
Il progetto [SEEING VOICES], curato da Isabella Carini e Chiara Granata, e il cui titolo è un omaggio al testo di Oliver Sacks dedicato alla sordità, nasce dalla volontà di portare nel territorio piacentino un’offerta cinematografica accessibile, ed è il primo passo di una serie di azioni che nel triennio 2021-2023 vorrebbero estendersi anche al pubblico ipovedente e con disabilità sensoriale e motoria, fino a rendere tutto il festival pienamente accessibile per tutt*.
“Fare rete con le realtà del territorio è fondamentale. Nel piacentino manca un’offerta cinematografica che sia accessibile a tutti, ad esempio per la comunità sorda e il pubblico con disabilità visiva non c’è la possibilità di fruire prodotti cinematografici in contesti pubblici. È proprio con l’intento di contrastare questa mancanza che nasce il nostro progetto.”
L’idea non è nuova: Concorto Film Festival negli anni ha curato l’accessibilità dei propri spazi, basti pensare alla splendida cornice di Parco Raggio a Pontenure, arena principale del festival, già pienamente accessibile alle persone con disabilità motoria. Da sempre, inoltre, tutti i film del festival sono sottotitolati, tuttavia con il progetto di quest’anno si è voluto dare un segnale diverso, con l’apertura alla cultura sorda: per una parte consistente dei cortometraggi in programma sono stati realizzati sottotitoli specifici, che comprendono oltre ai dialoghi anche tutti gli elementi sonori necessari alla comprensione e pertinenti per la cultura sorda.
“Siamo consapevoli che le iniziative di questo tipo hanno senso solo se si coinvolgono in primis le persone destinatarie: non ci si può occupare di inclusione senza realmente includere anche nel processo di progettazione e decisione. Per questo è stata essenziale la collaborazione con le associazioni del territorio.
Nella realizzazione del progetto sono state coinvolte diverse importanti realtà del territorio: l’ENS (Ente Nazionale Sordi), che ha fornito supporto organizzativo, di comunicazione e nell’accoglienza in LIS, Al.Di.Qua.Artists (Alternative Disability Quality Artists – associazione di artist* e lavorat* dello spettacolo con disabilità) con Diana Anselmo, il cui contributo di consulenza e feedback è vitale per il progetto, e infine il Corso di Alta Formazione LACCI (Linguaggi per l’accessibilità e l’inclusione) dell’Università di Bologna, diretto dalla professoressa Licia Reggiani e attivato presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione del Campus di Forlì. Come parte della sinergia tra Concorto e il Corso di Alta Formazione LACCI, tre student* hanno collaborato alla realizzazione del sottotitolaggio per sord*: Sara Dalla Verde, Erica Moro e Matteo Tamburini.
Oltre ai sottotitoli e all’assistenza linguistica in LIS, la cultura sorda troverà spazio a Concorto anche attraverso una selezione di cortometraggi che faranno parte del focus tematico After Babel, dedicato al linguaggio e alle lingue, curato da Isabella Carini e Virginia Carolfi. All’interno del focus saranno presenti tre cortometraggi dedicati specificamente al tema della sordità, dai quali -ci auguriamo- potrà nascere una riflessione e una maggior consapevolezza anche da parte del pubblico udente.
Un momento fondamentale del progetto sarà poi un incontro-conferenza pubblico dedicato al tema dell’accessibilità e alle buone pratiche per realizzarla. A tale incontro, che si terrà il 28 agosto, parteciperanno come ospiti un delegato ENS, Diana Anselmo (Al.Di.Qua.Artists, Festival del Silenzio), le professoresse Licia Reggiani e Valeria Illuminati, curatrici del Corso LACCI (Linguaggi per l’accessibilità e l’inclusione) dell’Università di Bologna, e operat* del settore cinematografico. L’incontro, nel quale sarà dato spazio a un momento di dibattito, è aperto a tutta la cittadinanza, e sarà presente un interprete LIS.
“Crediamo molto in questo progetto, e speriamo di poterlo ampliare in questo triennio contando anche sul sostegno di nuovi sponsor. L’associazione Concorto è fin dalle sue origini attiva sul fronte sociale, ad esempio con progetti di formazione destinati a un’utenza di studenti di ogni età e condizione. Da sempre crediamo nell’importanza della cultura – e del cinema in particolare – come mezzo di crescita, emancipazione e comunicazione attraverso barriere culturali e sociali: il cinema deve essere di tutt* e per tutt*.”
Appuntamento dal 21 al 28 agosto per scoprire il progetto [SEEING VOICES] e le altre iniziative del ventennale di Concorto Film Festival
CHI HA VOLUTO E SOSTIENE IL FESTIVAL
Concorto Film Festival è reso possibile da: Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Pontenure e Arci.
Un sentito grazie va ai nostri sponsor e partner: Gruppo Iren, COOP Alleanza 3.0, Decalacque, Fonte Plose, Cantina Tenuta Pernice, Musetti e Editoriale Libertà.
IL PROGRAMMA completo sarà disponibile sul sito concorto.com dal 10 agosto.
Per materiali stampa e informazioni i media possono contattare:
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