“Scusate, potreste mettere la mascherina?”. Il ragazzo con il termometro laser all’ingresso è intransigente. Le misure di contenimento anti-contagio vengono rispettate e l’organizzazione è impeccabile. Poi ovviamente qualcuno, superato il varco, ovviamente la mascherina se l’abbassa. Però la soddisfazione è tanta per questa edizione della fiera di Sant’Antonino che segna la ripartenza, un’edizione simbolica e molto particolare.
“C’è tanta gente, c’è tanta affluenza, c’è un fiume di gente e finalmente possiamo lavorare in sicurezza, tranquilli!”, commenta un commerciante.
“E’ la migliore fiera possibile, anche perché è la prima”, commenta un altro operatore. “Per il periodo che stiamo vivendo non potevamo chiedere di più, speriamo solo che tenga il tempo”.
Questa edizione ha subìto per ovvi motivi una riorganizzazione e alcuni banchi sono stati spostati. Riorganizzazione che non è però piaciuta a tutti, soprattutto a coloro che si sono collocati nelle zone più periferiche: “Non troppo soddisfacente. Ci hanno spostato, la gente ci conosceva e fa fatica a trovarci. Abbiamo fatto fatica a parcheggiare e la gente in questa zona non è tantissima. Se non altro è un inizio, noi facciamo solo fiere e per noi è importante essere ripartiti”.
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