Via libera alla candidatura al Nobel per la Pace 2021 di infermieri e medici italiani. Ad avanzare la richiesta era stato il professor Mauro Paladini, docente di Diritto all’Università di Brescia e supportata da un altro Nobel per la Pace, Lisa Clark, statunitense che vive in Toscana e ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia.
Come prevede il protocollo della candidatura, la proposta è stata ufficialmente sottoscritta da un Nobel per la Pace, Lisa Clark, appunto.
“Ho candidato il corpo sanitario italiano al premio Nobel per la Pace poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a se stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze”.
L’idea però è tutta piacentina, firmata dalla “Fondazione Gorbachev” che da oltre 20 anni si occupa di iniziative umanitarie in favore della pace. Marzio Dallagiovanna, che presiede la Fondazione, ha spiegato le motivazioni a Radio Sound.
“Anche Andrea Bocelli ha aderito a questa campagna dimostrando di essere una figura di spessore sia come artista che come persona”.
“Persone “che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza sanitaria con straordinaria abnegazione. Tra l’altro lavorando nei primi tempi in condizioni difficili, senza attrezzature”.
Concetti espressi anche nelle motivazioni ufficiali presentate agli organizzatori del premio: “Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro”.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.