Si ritorna, in un certo senso, ad inizio anno, quando la Confedilizia (con i suoi alleati: Italia Nostra, Legambiente, Amici del Nure, Sindacato Proprietà Fondiaria e Edilconf-Sezione imprese edili di Confedilizia) sosteneva le proprie ragioni chiedendo che il Consorzio di bonifica di Piacenza non procedesse a far votare senza prima aver apprestato il necessario perchè si potesse votare telematicamente, così come lo Statuto consortile e la legge regionale prevedono rispettivamente da più di 10 anni e da più di 30. Ottenuta dal Tribunale di Piacenza la sospensiva con una prima decisione, quest’ultima venne peraltro ribaltata da una decisione di cui fu relatore il Presidente del Tribunale e il Consorzio di bonifica indisse di nuovo le votazioni in presenza. Questa volta il gruppo delle Organizzazioni rappresentative della proprietà, dei condòmini e dei proprietari di fondi rustici (cioè dei contribuenti, di coloro che pagano le tasse di bonifica) ottenne la sospensione delle elezioni da parte del Presidente della Regione.
Subito dopo il Presidente della Confedilizia di Piacenza avv. Antonino Coppolino scrisse al Presidente del Consorzio ing. Calandri manifestando la propria disponibilità “a collaborare con il Consorzio, nel tempo in cui la sospensiva (disposta dal Signor Presidente della Regione) è destinata ad operare, per il rinvenimento di una adeguata struttura – per tutti affidabile nei richiesti requisiti – che assicuri in brevissimo tempo (come fatto per gli Ordini professionali) lo svolgimento in forma telematica della prossima consultazione elettorale, e ciò compatibilmente con la contemporanea forma cartacea di consultazione, se ritenuta opportuna”.
A questo invito il Consorzio di bonifica rispose positivamente e venne fissata di comune accordo una data perchè le parti potessero incontrarsi.
Sennonché pressapoco alla vigilia della riunione il Consorzio rappresentò alle Organizzazioni richiedenti di non poter intervenire all’incontro per sopraggiunti impegni e non ha poi più fissato alcuna data per l’incontro stesso nonostante diversi solleciti da parte della Confedilizia e delle altre Organizzazioni di difesa dell’ambiente e della proprietà, sia diffusa che condominiale.
La posizione assunta dal Consorzio – dice un comunicato della Confedilizia – è inspiegabile, tanto più dopo le speranze che la prima risposta positiva aveva suscitato.
Ora, non sappiamo che cosa il Consorzio voglia fare ed invitiamo i Consiglieri, rappresentanti delle tante Organizzazioni che (non senza motivo) sostengono il Consorzio, ad ottenere che i dirigenti dello stesso si esprimano in forma chiara ed ineccepibile, non coinvolgendo loro stessi in una posizione che non ha senso. Se tentassero di convocare una nuova consultazione senza voto telematico, e quindi contro il loro stesso Statuto, non mancheremo di ricorrere ad ogni legittimo mezzo per non lasciarla passare, neanche questa. È ora che anche il Consorzio di bonifica, pur ricolmo di mezzi finanziari procurati con tassazioni che i contribuenti non sanno neanche a che sono dovute, si convinca di non poter fare quel che vuole, sostenendo anche posizioni al di là di ogni logica, come quando si fa dire dalla Società informatica della Regione che il voto telematico non è sicuro. È sicuro per le Banche e per gli Ordini professionali, ma non è sicuro per il Consorzio di bonifica di Piacenza…..
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