Lavorare in rete con le altre province emiliane tra cui “l’eterna rivale” Parma per promuovere il turismo nel Piacentino: quello che pare un controsenso è invece un progetto su cui sta convergendo l’interesse di operatori privati e agenzie di viaggio.
Saranno infatti oltre 200 in tutta Italia i tour operator che venderanno i pacchetti viaggio di “Cara Emilia”, un ventaglio di dieci diverse proposte tra Piacenza, Parma e Reggio nell’Emilia nato dalla collaborazione tra Destinazione Emilia (ente che promuove il turismo nelle tre province) e vari altri soggetti tra cui Fidenza Village con una sinergia tra pubblico e privato che vede un testimonial di pregio come Davide Rampello (regista e inviato di “Striscia la Notizia” fra le bellezze d’Italia) e un nuovo modo, multimediale, di narrare il territorio.
«È un approccio rivoluzionario alla promozione turistica che abbandona vecchi schemi di pensiero e campanilismi inimmaginabili oggi se si vuole ripartire dopo la difficile fase della pandemia» sottolinea Valeria Benaglia dell’agenzia di comunicazione Mood di Piacenza.
Benaglia è referente piacentina per “Cara Emilia”, del quale è partner il consorzio Promo Piacenza Emilia, realtà che raggruppa imprenditori dell’intera filiera turistica piacentina, associazioni di categoria e lo stesso studio Mood e che, tramite il proprio portale www.piacenzatravel.com distribuisce i pacchetti viaggio.
«Lavoro in rete e nuove modalità di raccontare il territorio sono le due strade da percorrere per rendere competitivo sul mercato turistico il Piacentino e l’Emilia tutta – riflette Benaglia. – Da un lato offrendo al cliente la comodità di proposte integrate e multisensoriali, acquistabili nelle agenzie di viaggio o componibili da egli stesso “on line”, dall’altro emancipandoci dalla vecchia idea che si debba venire da queste parti solo per la mangiata della domenica. Possiamo e dobbiamo offrire al turista esperienze a 360 gradi che facciano capire che non siamo solo un luogo dove fermarci, fare una o due cose al massimo e ripartire verso un’altra destinazione».
Altro schematismo da superare è quello della contrapposizione fra pubblico e privato. «Dobbiamo capire che l’esperienza dello shopping può diventare una delle voci di maggiore attrattività di un territorio, soprattutto se si punta a un turismo “incoming” rivolto alla clientela estera – rimarca Benaglia -. L’idea che una coppia di turisti possa visitare un castello dell’anno Mille al mattino e girare per negozi al pomeriggio per acquistare una borsetta o un vestito di marca è la normalità. Chi ha un’attività di vendita è un protagonista del turismo locale a tutti gli effetti, un vero e proprio “promoter” e deve percepirsi come tale. Da qui l’idea di coinvolgere Fidenza Village in questo progetto. La loro risposta è stata lusinghiera e lungimirante così come prezioso è il ruolo di Destinazione Emilia, un’altra realtà che sta lavorando da tempo per promuovere un modo diverso di presentarci al resto d’Italia e al mondo”.
C’è poi la sfida della multimedialità e dei nuovi linguaggi per “raccontare” il territorio. Per “Cara Emilia” questo ruolo è affidato a Rampello, direttore artistico di Fidenza Village per Parma 2020+21. Nella veste di ricercatore d’eccezione Rampello ha individuato alcune perle nascoste dell’Emilia che compongono percorsi turistici fuori dalle rotte tradizionali. Il Piacentino sarà protagonista di alcuni dei dieci “pacchetti” con tour che toccano la Val d’Arda snodandosi tra Castell’Arquato, Vigoleno e San Pietro in Cerro.
Tutti i luoghi, le persone e le esperienze proposte saranno protagoniste di un diario di viaggio inedito e digitale sui canali Facebook, Instagram e Tik Tok di Fidenza Village a opera di cinque “content creator” del mondo dell’arte, moda, fotografia e del lifestyle. Narratori d’eccezione che saranno “sfidati” da Rampello a scoprire queste gemme ancora poco conosciute dell’Emilia.
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