Alle prime luci del 27 aprile 2021, nelle province di Piacenza, Parma, Brescia, Mantova e Pavia, i Carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda (PC) – con l’ausilio dei Comandi Provinciali competenti per territorio hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda 12 soggetti (10 italiani e 2 stranieri) ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di furto aggravato e ricettazione. Nel corso dell’operazione 4 soggetti i carabinieri hanno sottoposto alla custodia cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 2 all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
L’attività d’indagine, iniziata nel mese di ottobre 2019, condotta dall’Aliquota Operativa della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda, ha svelato l’esistenza di un gruppo criminale, dedito in maniera seriale al furto di mezzi pesanti, utilizzati successivamente per asportare e prelevare all’interno di ditte, containers contenenti materiale di risulta metallico, destinato prevalentemente ad una ditta di rottamazione con sede in provincia di Brescia.
Le indagini
Lo spunto investigativo è nato da uno scrupoloso screening dei reati predatori nella provincia di Piacenza, ai danni di alcune ditte specializzate nella lavorazione dei metalli. In particolare l’attenzione si è focalizzata sulla ricorrente presenza, in occasione di numerosi episodi delittuosi di un mezzo, sempre lo stesso, che i ladri utilizzavano come “staffetta” per lo spostamento dei mezzi oggetto di furto.
Un certosino incrocio di dati ed elementi, le attività tecniche e dinamiche hanno consentito, in primo luogo, di identificare e raccogliere significativi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati in merito ad altre gravi e reiterate condotte relative a una serie di furti aventi ad oggetto veicoli, oppure il carico di furgoni e camion posteggiati in strada o in aree di cantiere. Il “modus agendi” sempre lo stesso : asportavano il mezzo, cambiavano la targa con altre che avevano appena asportato altrove oppure la camuffavano con l’applicazione certosina di nastro isolate per garantirsi la fuga. Poi i veicoli o i furgoni cabinati raggiungevano la provincia di Cremona dove i malviventi li “cannibalizzavano” per ottenere pezzi di ricambio.
I provvedimenti
Nel corso dell’attività d’indagine i militari hanno arrestato in flagranza di reato 3 soggetti che avevano appena trafugato 11 quintali di cavi di rame vicino alla stazione ferroviaria di Castel San Giovanni. Gli inquirenti hanno appurato che gli indagati hanno asportato 10 quintali di salumi confezionati, un camion carico di cartoni di vino, un furgone carico di piante, un furgone carico di prodotti caseari, materiale per l’edilizia, batterie esauste di grossi mezzi pesanti, un escavatore ed altro.
Alcuni degli indagati, poi, erano dediti anche a reati conto il patrimonio. In particolare, due soggetti erano dediti a perpetrare continui furti in appartamenti e villette, quasi sempre con lo stesso modus operandi.
Nel corso dell’esecuzione delle ordinanze, infatti, è stata recuperata merce di provenienza illecita del valore di circa 15.000 euro.
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