Una notizia inaspettata accolta con grande favore nel mondo dello sport piacentino. Giacomo Carini, forte nuotatore biancorosso tesserato per la Vittorino da Feltre e per il Gruppo nuoto Fiamme Gialle, è stato infatti convocato dal Commissario tecnico della Nazionale italiana, Cesare Butini, per partecipare ai Campionati europei in programma a Budapest, in Ungheria, dal 17 al 23 maggio.
Una convocazione decisa sulla base delle buone performance messe a segno recentemente da Carini. Ma anche dei positivi riscontri cronometrici fatti segnare in vasca nelle ultime gare ufficiali. Una convocazione che Carini aveva accarezzato ma soltanto sfiorato qualche settimana fa a Riccione, in occasione dei Campionati Italiani assoluti. Era riuscito a conquistare una medaglia di bronzo nella gara dei 200 farfalla con il tempo finale di 1’57”,42, un crono decisamente superiore al suo record italiano della specialità – 1,55”,48, fatto segnare nel 2016 – e che di fatto gli aveva negato la qualificazione per gli Europei di Budapest soltanto per due decimi di secondo.
Una convocazione che vale davvero doppio per l’allievo di Gianni Ponzanibbio e di Emanuele Merisi. Carini, infatti, oltre ad essersi guadagnato la possibilità di gareggiare per le medaglie continentali (ricordiamo che nel 2015, agli Europei di Baku, in Azerbaigian, l’atleta piacentino era riuscito a vincere, proprio nei 200 farfalla, la medaglia d’argento), si è conquistato anche una possibilità in più per riuscire a fermare il cronometro al di sotto di 1’55”,59, tempo limite per centrare la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo.
Le parole del piacentino
“Francamente non mi aspettavo questa convocazione decisa dalla Federazione e dal Ct azzurro Butini. Ringrazio per la fiducia che mi auguro di poter ripagare in vasca con i risultati. A Riccione la qualificazione mi era sfuggita per due decimi di secondo, a causa di alcuni errori tecnici commessi durante una virata. Errori che ho lungamente analizzato con i miei allenatori, ma che, cronometro a parte, non fanno certo venir meno l’ottimo lavoro di preparazione che sto svolgendo già da diversi mesi e di cui sono molto soddisfatto.
Lavoro di cui ringrazio Gianni Ponzanibbio ed Emanuele Merisi, con cui mi alleno ogni giorno in piscina, Stefano Nura, che mi aiuta a migliorare gli aspetti biomeccanici della mia nuotata, ed Elena Fiocchi con cui da quest’anno lavoro sull’aspetto della concentrazione. Da domenica e per i prossimi dieci giorni mi allenerò in altura, a Livigno, in un collegiale organizzato dalla Federnuoto. L’obiettivo per gli Europei di Budapest è ovviamente quello di superare le qualifiche e le semifinali per centrare la finale che assegnerà le medaglie”.
Obiettivo ambizioso, ma sicuramente alla portata di Carini che, quasi per scaramanzia, preferisce non parlare, almeno per il momento, di Olimpiadi.
“Adesso penso soltanto al collegiale di Livigno e agli Europei di Budapest, e nemmeno al Sette Colli in programma a Roma nel mese di giugno. Mi concentro su un solo appuntamento alla volta, cercando di viverlo al meglio e di affrontarlo con tutto me stesso. So di avere una grande occasione in più e voglio giocarmela fino in fondo”.
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