Proteste contro le chiusure da Nord a Sud, gli esercenti piacentini: “Pochi i violenti, tante le persone civili che manifestano con le lacrime agli occhi”. In tutta Italia in questi giorni sta esplodendo la rabbia di commercianti, ristoratori, partite Ive, ambulanti e proprietari di palestre o centri sportivi, lavoratori di settori chiusi ormai da tempo.
Secondo Matteo dell’Antica Trattoria Dell’angelo se si infiltrano dei violenti alle manifestazioni questo non può coinvolgere la maggioranza di chi partecipa a queste proteste. “ Io dalle immagini ho visto soprattutto persone tranquille. In particolare mi hanno colpito delle donne di 60 anni, che hanno sempre lavorato, con le lacrime agli occhi per il momento vissuto. Si capisce che si tratta di gente comune. Potrebbe essere un tuo parente”.
Anche per Paolo della Trattoria Paoli la maggior parte dei manifestanti erano pacifici. “Non è stato fatto un corretto racconto dei media delle proteste di questi giorni. Pochi i violenti e tante le persone comuni che non riescono ad andare avanti senza lavorare. O ci fanno aprire oppure devono toglierci le tasse!”
Passando ai negozi di abbigliamento, secondo Max di Max Faschion il malumore è cresciuto anche per le diversità di decisioni assunte tra attività che devono chiudere e quelle che possono tenere aperto. “Se fossimo tutti chiusi il problema sarebbe visto in modo diverso”.
“Non so quanto possano servire queste proteste, ma le comprendo – spiega Jenny del negozio Skyler. La gente è stufa ormai vale il detto se non si muore di Covid si muore di fame”.
Proteste contro le chiusure da Nord a Sud, gli esercenti piacentini: “Pochi i violenti, tante le persone che stanno manifestano con le lacrime agli occhi – AUDIO SONDAGGIO
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