E’ scientificamente provato che i “punti di vista” di Andrea Amorini siano la lettura preferita da ogni tifoso del Piacenza calcio
L’analisi dell’esperto di Radio Sound
Come in tutti i libri gialli, il meglio avviene nel finale.
Il Piacenza gioca un grande secondo tempo, guadagna terreno minuto dopo minuto e crea tre occasioni importanti: le sbaglia tutte quante, ma al 93esimo un tiro-cross di Gonzi incoccia le gambe di Damonte e porta a casa uno strameritato pareggio contro il Renate.
Ma andiamo con ordine
Nel primo tempo la squadra conferma il suo 3-4-2-1, e rispetto al passato prova a partire qualche volta con l’impostazione dal basso – se vuoi farlo i due “braccetti” della difesa a tre devono avere una migliore partecipazione al gioco palla al piede e prendersi qualche iniziativa nella metà campo avversaria creando una superiorità che possa permettere agli esterni di poter ricevere fronte alla porta avversaria.
Il piano però non funziona, e oltre al classico gol regalato succede poco altro. Nella ripresa Scazzola cambia tutto: mette la difesa a quattro, abbassa moltissimo Palma nell’impostare il gioco e inserisce Lamesta, Cesarini e Maio: tre giocatori in grado di alzare i ritmi e rendere imprevedibile la manovra.
Lì cambia la partita. Il Renate è troppo stanco per venirci a pressare e i biancorossi mettono le tende negli ultimi 20 metri dei lombardi: la sensazione del pari diventa sempre più palpabile. Poco dopo, il pareggio è una logica conseguenza.
Mercoledì c’è Piacenza calcio-Giana Erminio
Ed ora verso un altro scontro diretto contro la Giana, con la netta e sempre più forte sensazione che il futuro di questa squadra sia una difesa a 4.
I punti di vista di Renate-Piacenza calcio in formato video
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.