Dal 1 luglio 2020 esiste anche il credito di imposta sulle commissioni POS per l’esercente. Il credito d’imposta, richiedibile tramite F24, è pari al 30% delle commissioni sulle transazioni effettuate con bancomat, carte di credito, di debito, prepagate.
Dal 1 febbraio 2021 è partita la lotteria degli scontrini. Oltre al cashback, quando pago con carta di credito, ho la possibilità di segnalare all’esercente il proprio codice lotteria e partecipare appunto alla lotteria scontrini.
L’esercente ad ogni operazione paga una commissione POS; Su questa commissione è stato introdotto, in favore dell’esercente, il credito d’imposta.
Facciamo un esempio pratico: Se un commerciante sostiene € 2.000 delle sole spese di commissioni per i pagamenti POS, può ottenere un credito d’imposta pari a €600.
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Dr. Gianluigi Boselli
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Come funziona il credito d’imposta
L’articolo 22 del decreto fiscale stabilisce un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni sulle transazioni effettuate con bancomat, carte di credito, di debito, prepagate. La misura non varrà per tutti, ma solo per attività che nell’anno d’imposta precedente abbiano dichiarato ricavi e compensi pari o inferiori a 400mila euro annui. Il meccanismo di funzionamento è simile al credito d’imposta già in vigore per i benzinai. La norma stabilisce che, a decorrere dal 1°luglio 2020, gli esercenti potranno contare su un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per ogni singola transazione. Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, a partire dal mese successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa. Dovrà essere, inoltre, inserito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo. Dal canto loro, gli operatori che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi di pagamento dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie a controllare se il credito d’imposta viene riconosciuto correttamente oppure no.
Come funziona la lotteria degli scontrini.
La lotteria nazionale degli scontrini è il nuovo concorso a premi gratuito, collegato agli acquisti effettuati con modalità “cashless” (non in contanti).
Possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia che acquistano beni e servizi esclusivamente con strumenti di pagamento elettronici (bancomat, carta di credito, carta di debito, carte prepagate, carte e app connesse a circuiti di pagamento privati e a spendibilità limitata) per i quali è rilasciato un documento commerciale (il vecchio “scontrino”) mediante un registratore telematico o la procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
Il pagamento del corrispettivo mediante ticket restaurant, carte regalo e in generale buoni corrispettivo monouso e multiuso, non costituisce pagamento con modalità elettronica.
Ogni acquisto genera biglietti “virtuali” che consentono di partecipare alla lotteria:
- ogni euro speso dà diritto a 1 biglietto, fino a un massimo di 1.000 biglietti per uno scontrino pari o superiore a 1.000 euro.
- Alle estrazioni della lotteria cashless partecipano non soltanto i consumatori ma anche gli esercenti, cioè i venditori che trasmettono telematicamente i corrispettivi.
- Il biglietto vincente per il consumatore determina automaticamente anche la vincita per l’esercente.
I premi per gli esercenti
Per gli esercenti sono previsti i seguenti premi:
• per le estrazioni settimanali, 15 premi da 5.000 euro ciascuno
• per le estrazioni mensili, 10 premi da 20.000 euro ciascuno
• per l’estrazione annuale, un premio da 1.000.000 di euro.
I premi non concorrono a formare il reddito del vincitore per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati a tassazione.
Per saperne di più – Sito dedicato
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