Locali pubblici, spiragli da parte del CTS. Confcommercio e Confesercenti: “Ora si permetta di riaprire a chi può lavorare in sicurezza”

Momento pesantissimo per i locali

Dopo l’incontro dello scorso 18 gennaio con il Ministro Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani si era aperto un articolato e serrato confronto tra le principali sigle sindacali del mondo della ristorazione – Fipe-Confcommercio e Fiepet Confesercenti, il Ministero dello Sviluppo economico e i vertici del Comitato Tecnico Scientifico.

Oggi questo dialogo porta i primi risultati concreti, una svolta per il settore. Il CTS ha infatti condiviso di valutare in modo differente i diversi profili di rischio all’interno del variegato settore della ristorazione; il tutto privilegiando chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande. Tale possibilità – ha nondimeno sottolineato il CTS – dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione di misure di sicurezza sanitaria. Si parla di distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio; l’utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio; l’esposizione di una chiara informativa all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima.

Lertora (Fipe-Confcommercio)

“E’ un risultato significativo che arriva grazie ad un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo” commenta Cristian Lertora, presidente provinciale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. “Dopo un anno nel quale le nostre attività si sono viste costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo evidentemente fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza”

“Desidero ringraziare il Ministro Patuanelli, la Sottosegretaria Morani e il CTS per l’attenzione dimostrataci e per la volontà di arrivare ad un risultato. Ci auguriamo che il Governo che si sta costituendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile all’emanazione di un nuovo Dpcm per consentire di aprire a cena fino alle 22 in fascia gialla e durante le ore diurne in fascia arancione a chi ha spazi con tavoli. Sarà un banco di prova importante per dimostrare da parte del nostro settore maturità e rispetto delle regole e chiediamo alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci una mano con i controlli in questa direzione”.

Samuelli (Confesercenti)

“I nuovi criteri di valutazione segnano un cambiamento importante nell’approccio alla questione sicurezza nei pubblici esercizi. Ringraziamo il CTS, il ministro Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani per l’impegno profuso nella ricerca di una soluzione condivisa con le parti sociali”, sottolinea Fabrizio Samuelli, coordinatore locale di Fiepet-Confesercenti. “Con le corrette misure di prevenzione, sarà possibile far ripartire il servizio al tavolo a cena nelle regioni in fascia gialla e a pranzo in fascia arancione. Adesso ci aspettiamo che la novità approdi al più presto a un provvedimento legislativo, che elimini anche le inique restrizioni sulla vendita d’asporto che colpiscono le enoteche. Dopo un anno terribile, le imprese della somministrazione vogliono tornare a lavorare in sicurezza”.

“Con Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti abbiamo fatto un lavoro serio e costruttivo – aggiunge la sottosegretaria Morani – per aiutare i nostri ristoratori che stanno affrontando questa pandemia con coraggio e abnegazione. Le osservazioni del CTS sul protocollo presentato dalle associazioni costituiscono una importante indicazione per il prossimo governo che avrà l’onere di valutarne la possibile traduzione in un provvedimento. Sono certa che si presterà la giusta attenzione a questa categoria così importante per la nostra economia”.

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