Le prime parole di Cristiano Scazzola, nuovo allenatore del Piacenza calcio presentato quest’oggi mercoledì 27 gennaio. Il 49enne di Loano entra al posto di Vincenzo Manzo
Primo giorno di scuola per Cristiano Scazzola sulla panchina del Piacenza calcio. Nonostante abbia firmato solo lunedì, l’impressione è che il tecnico ex Casertana avesse la situazione in testa da diverse settimane.
Comunica con urgenza, sorride poco: è lo specchio della società che viene rappresentata dal presidente Pighi e del factotum (DG+DS) Marco Scianò. Il presidente trova il tempo di scherzare a dir la verità, ma è altrettanto concentrato sul nuovo corso. La classifica chiama e per ora il Piace non ha ancora risposto.
Scianò ha fretta di risultati
“Il progetto continua, ma dobbiamo fare risultato. Giocare con i giovani non è facile, ma stiamo facendo tutto il possibile. Lavorare con il covid è difficilissimo. Alcuni sono stati più fortunati di noi”, dice il direttore generale.
Questa squadra andrà puntellata. Questa salvezza, per noi, vale come uno scudetto. Abbiamo commesso degli errori, ma sempre in buona fede. Non rinnego nulla di quello fatto durante questa estate.”
Pighi gli fa eco, ma trova il tempo di sorridere
“Chiarisco la situazione. Di Battista non era d’accordo con la nomina di Scazzola quindi l’esonero è stato una conseguenza naturale. Il nostro compito è uno solo: lavorare, lavorare e lavorare.
Dobbiamo sfoltire la rosa per poi innestare 3 giocatori di categoria. Tutto questo per dire che non ci siamo tirati indietro. Ringrazio Manzo, Di Battista e Lunardon per il lavoro svolto.”
L’intervista completa a Cristiano Scazzola, nuovo allenatore del Piacenza calcio
Cosa pensare di questa conferenza?
Cristiano Scazzola sembra un mister concreto. Uno di quelli senza tanti giri di parole, che fa capire subito cosa vuole dalla squadra. Sulla carta è meno dogmatico di Manzo, quindi aspettiamoci una squadra pratica (che si schiererà con il 3-5-2) dove i giovani verranno plasmati e sua immagine e somiglianza.
La piazza Piacenza continua ad avere appeal sulla gente di campo, tanto che sia Scazzola che Cazim Suljic (nuovo mediano, arriverà giovedì) hanno accettato per una questione di fascino.
Con l’addio di Simone Di Battista è probabile che, tolto Corbari che ha rinnovato fino al 2023, tutti i suoi protetti spariscano. Bruzzone in primis, ma forse anche Maio. Maritato, invece, potrebbe rimanere.
La realtà è una sola: questa società rimane imperscrutabile. La speranza è quella di una squadra che faccia gruppo intorno al mister e raggiunga questa benedetta salvezza (tutt’altro che impossibile), ma solo il campo saprà dirci la verità. Poi, in futuro, si faranno i calcoli e si penserà al nuovo mercato e al nuovo DS. Ad oggi, è tutto in mano a Scianò.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.