Tari, Liberali: “Scatole cinesi che espropriano le competenze esecutive di Piacenza”

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È inammissibile che, per la città di Piacenza, la Tassa rifiuti venga determinata non esclusivamente dal Consiglio comunale di Piacenza”. È la sostanza della presa di posizione – in un comunicato – dell’Associazione dei liberali piacentini, in relazione al dibattito in corso nel piacentino a proposito del fatto che la tassa in questione aumenti ancora ed anche in un periodo nel quale di rifiuti ne sono stati prodotti in misura ben inferiore a quella degli altri anni, per la forzata sospensione di innumerevoli attività.

“Il risultato denunciato, e inconcepibile, viene addirittura degradato, certamente per quanto riguarda Piacenza, a livelli di mera presa d’atto di un risultato da altri prodotto ed altrove calcolato, e ciò per effetto di un groviglio di enti tipico di un sistema di centralismo democratico, in funzione del quale tutti sembrano decidere, ma nessuno in effetti, al di là di burocrati e dirigenza, decide e soprattutto nessuno a livello politico è del risultato convinto e responsabile”.

Secondo i Liberali piacentini “è questo insieme di scatole cinesi (Arera, Atersi, Ambiti e così via) che va demolito” e “mentre meraviglia che, al di là della posizione liberale, nessuno abbia denunciato questa sostanziale espropriazione di competenze” è necessario che “il sistema venga ricondotto ad unità, così evidenziandosi la responsabilità – in uscite e in entrate – dei dati che, in un modo o nell’altro, fanno sì che la tassa sia arrivata ad un livello insopportabile per i cittadini e le attività, contrario ad ogni logica e senza che possa essere individuato un qualsiasi responsabile del malessere crescente”.

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