Dopo tutto quello che è successo negli ultimi giorni in casa Piacenza calcio, il direttore generale Marco Scianò ha spiegato la situazione in diretta a CasaPiace, la trasmissione del Piacenza in collaborazione con RadioSound. “La situazione è sotto controllo. La comunicazione è stata sbagliata”
Cosa sta succedendo in casa Piacenza negli ultimi due giorni?
Si è creato un grandissimo equivoco. Io sono contento del percorso del Piacenza calcio, dobbiamo salvarci e proseguire con questo modo di operare. Però, c’erano alcuni campanelli d’allarme. Non condivido gli articoli scritti, ma c’era il bisogno di sedersi e confrontarsi con tutti. C’è stato un grande confronto con Manzo e Di Battista, che ho scelto io, quindi per alcune cose mi son sentito di parlarne con loro. Ci manca qualcosa, ma quello successo è stata una discussione forte e costruttiva. Siamo mancati nell’approccio di alcuni match, ma questa discussione potrà dare una scossa.
DS e Mister sono a rischio?
Le notizie sono uscite fuori in maniera inesatta. Non c’è nessun affiancamento per Di Battista. I sostituti di Manzo non corrispondono alla realtà. Il percorso è figlio mio, per cui ho sottolineato solo i campanelli d’allarme. Niente di più. Se volevamo cambiare il mister l’avremmo già fatto. La società deve intervenire, ed è meglio farlo ora rispetto a febbraio/marzo. Anche le altre squadre fanno queste valutazioni. Il problema è stata la comunicazione sui giornali. Non dovevano uscire determinate cose.
La specificazione
Nessuno abbandona la barca. È inevitabile avere dei confronti con chi va in campo e con chi governa la società. Ho letto cose fuori dalla realtà. Il nostro progetto non muore. Stiamo già pensando a cosa serve nel girone di ritorno per salvarci. Sicuramente mister Manzo avrà più potere di scelta negli acquisti.
I punti persi…
Diversi approcci con le cosiddette piccole, non hanno funzionato. Abbiamo rincorso tante situazioni. Dobbiamo evitare di farci troppe cicatrici in campo. Bisogna migliorare per raggiungere la continuità. Volevamo una rosa più stretta, ma per sopperire agli infortuni ci siamo trovati ad aggiungere tanti elementi.
Contro l’Albinoleffe è uno spartiacque?
È una partita importante, ma non uno spartiacque. Va approcciata al meglio possibile e questa discussione che abbiam fatto sarà sicuramente una scossa. Il fallimento, ad oggi, non c’è. Siamo in linea con la zona salvezza ma dobbiamo migliorare. Bisogna crescere velocemente, ma sono sicuro che faremo una grande partita.
Cosa succederà sul mercato?
Diversi giocatori sono ai margini del progetto, però l’obiettivo concreto è quello di sfoltire la rosa. Vogliamo tanti giocatori coinvolti, per cui quelli che non lo sono probabilmente partiranno. Poi, interverremo in maniera collegiale con mister e direttore sportivo, sia in difesa che in attacco. Con 2-3 innesti possiamo valorizzare il gioco di Manzo. Rimaniamo coesi sull’idea di puntare sui giovani.
Io ci metto la faccia, e dico che la cosa ha preso una piega troppo ampia. Gli errori ci sono a partire dal sottoscritto, in discussione ci siamo tutti, però il progetto non muore.
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